Questa mattina, nella Basilica Concattedrale di San Maurizio, ad Imperia, il Vescovo, Mons. Mario Oliveri, ha conferito il Diaconato permanente ad Alex Dellerba, in servizio nell’Arma dei Carabinieri, della Parrocchia di Aurigo; a Luciano Lella, dipendente della Croce Rossa Italiana, della Parrocchia di Cristo Re, a Imperia, e a Salvatore Quaranta, in congedo dalla Guardia di Finanza, della Parrocchia di Piani d’Imperia.
Hanno assistito al conferimento del sacramento il Vescovo coadiutore, Mons. Guglielmo Borghetti e il Vescovo di Ventimiglia-San Remo, Mons. Antonio Suetta.
La preparazione culturale dei candidati al diaconato permanente si compie presso l’ISSR diocesano; il quadriennio del discernimento vocazionale e della formazione spirituale e pastorale sono curati dagli educatori dell’Istituto per la formazione dei Diaconi permanenti della Diocesi, secondo le norme Conferenza Episcopale Italiana e le direttive del Vescovo della diocesi.
Con il Concilio Vaticano II è stato ripristinato il diaconato permanente nella Chiesa cattolica latina. Prima di esso, per molti secoli è esistito unicamente come tappa transitoria per i candidati al presbiterato. Il diacono ha la facoltà di amministrare alcuni sacramenti (battesimo, matrimonio), è ministro ordinario dell’Eucaristia ed esercita il ministero della parola. Inoltre può impartire benedizioni di persone, luoghi e oggetti, benedizioni eucaristiche e presiedere il Rito delle Esequie e altre liturgie fuori della Messa.
I diaconi permanenti possono essere ordinati tra i battezzati celibi e anche tra coloro che sono sposati. Però se sono celibi, dopo la ordinazione diaconale non possono più sposarsi.
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