“Stante l’imbarazzante indifferenza generale attraverso la quale sono passate sia le recenti esternazioni del signor Claudio Scajola sulla “salute” della nostra amministrazione cittadina, sia la scomposta reazione del Movimento 5 Stelle, il Laboratorio per Imperia (parte interessata, in quanto partecipe alla messa in scena di questa coalizione di governo cittadino), vuole dire la sua.
Al Consigliere Cara Glorio vorremmo ricordare che, pur condividendo alcuni dei concetti espressi nella sua requisitoria, non possiamo non stigmatizzare l’indebito riferimento alle avventure giudiziarie che hanno toccato il signor Scajola contro il quale lei si è scagliata. La Magistratura è l’unica che può e deve esprimersi in materia e, se ha giudicato di non procedere nei confronti del signor Scajola, nessuno ha il diritto di manifestare pareri diversi e ogni insinuazione risulta volgare proprio perché sembra surrogare una sentenza di colpevolezza che non c’è stata.
Al signor Claudio Scajola, con il quale non possiamo non rallegrarci per essere finalmente uscito da un inquietante tunnel, segnaliamo invece l’infelice osservazione “questa città sta morendo”, che ci è sembrato lo slogan del suo ritorno sul palcoscenico della politica locale.
L’Amministrazione attuale sta facendo tutto il possibile per invertire il senso di questo declino, signor Scajola. Forse ci riuscirà, forse no. Una cosa però è certa: non è questa Amministrazione ad aver provocato quel declino che a Lei sembra tanto inevitabile quanto inarrestabile. Quel declino ha origini molto più lontane, quando gli amministratori erano altri. E tra questi c’era anche Lei, signor Scajola.
Erano tempi in cui, probabilmente, gli amministratori di oggi andavano alle elementari. Allora, quando il mondo incominciava a cambiare, sarebbe stato possibile lavorare per creare una vera cultura politica, per allevare generazioni impegnate a risolvere i problemi della gente, ad amare l’interesse comune, a rispettare il cittadino. Invece non l’avete fatto ma avete preferito cedere alle lusinghe di una politica fatta di clientele e di ammiccamenti. Avremmo avuto un presente ben diverso se aveste immaginato un passato così, signor Scajola.
Noi però, ostinati ottimisti, crediamo che non sia ancora troppo tardi. È per questo che prediamo decisamente le distanze dalla vostra non-cultura politica. Anzi, le confermiamo con orgoglio”.
C.S.