Imperia – Blitz di una decina di attivisti contro la realizzazione del Lotto 6 della discarica di Collette Ozotto in consiglio comunale. Gli attivisti, tra cui anche il grillino Daniele Comandini, da alcuni mesi accampati ai piedi della della discarica. Dopo una mezz’ora dall’inizio il sindaco Capacci ha accettato di incontrarli e confrontarsi con loro. Al primo cittadino è stata regalata una cassetta di verdura coltivata nella zona e consegnata una lettera. Tra gli attivisti anche il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Cara Glorio che indossa una maglietta su cui campeggia la scritta:”NO AL LOTTO 6, BASTA DISCARICHE!!!”.
“Specifico una cosa, – ha detto Comandini a ImperiaPost – noi siamo qua come associazione Ambiente e Salute , in questo momento non rappresentiamo il Movimento 5 Stelle. Noi abbiamo visto uscire sui giornali il sindaco Capacci con dichiarazioni favorevoli al biodigestore. Noi ci chiediamo un attimino se nasce da un informazione consistente, lui sa quello che dice, oppure se è male informato. Noi siamo venuti qua a consegnare a chi rappresenta la giunta comunale, a tutti quanti, dei volantini dell’ISDE, cioè l’associazione medici per l’ambiente, dove noi diciamo il perchè del no al Biodigestore.
Abbiamo elencato otto punti fondamentali, di cui il primo è perchè il trattamento della risorsa organica del rifiuto deve essere gestita, secondo la gerarchia individuata dall’Unione Europea, la direttiva 2008/98 CE, che dice che bisogna privilegiare la prevenzione, l’autocompostaggio, il riciclaggio e il recupero della materia, identificando unicamente con il compostaggio aerobico tradizionale.
Il Biodigestore è un impianto anaerobico, mentre noi sosteniamo che è meglio affrontare un impianto aerobico. Diciamo il secondo punto, perchè la digestione anaerobica che è finalizzata al recupero di energia è evidenziata scelta di secondo livello rispetto a compostaggio tradizionale, che è da preferire in via prioritaria. Queste sono tutte cose che dice quest’associazione ISDE. Il terzo punto è la combustione in loco, prodotta dal biodigestore causa le emissioni nell’atmosfera di numerosi composti chimici, tra i quali numerose sostanze nocive alla salute umana , alcune delle quali cancerogeni certe per l’uomo, e per questo motivo tale pratica, da scoraggiare, costituisce un rischio non trascurabile per la salute dei territori limitrofi.
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C’è il quarto punto che diciamo no al Biodigestore, perchè il trattamento biologico che genera il maggiore recupero di natura urbana è indubbiamente il compostaggio. È rilevante segnalare che i contaminanti organici, ad esempio le diossine, i forani, i pesticidi posso essere biodegratati durante il trattamento biologico della force , in particolare durante processi in presenza di ossigeno, ovvero con compostiere aerobiche. Quinto punto perchè per produrre un compost dalla digestione anaerobica , è necessario trasformare il digestato mediante il successivo trattamento aerobico , scelta folle dal punto di vista agronomico, che della tutela della salute pessimo compost per l’aumento del contenuto salino totale, sodio, cloruri, ferro, metalli pesanti, azoto. Dunque, c’è un altro punto perchè poi l’impianto colli non si incentiva la raccolta differenziata, fondanentale per un maggior recupero di materia organica e parrebbe sovradimensionato. Settimo punto perchè troppo costoso rispetto agli impianti di compostaggio aerobici Comunali L’ottavo punto perchè prevede una discarica di servizio molto più gorssa del Lotto 6.
Noi andiamo a spendere 72 milioni di euro iniziali , per arrivare a 330 milioni alla fine di tutto il ciclo. Io mi chiedo da tutto quest’operazione, come si può pensare che abbassino la Tari ai cittadini e che utile ne traggono i cittadini. Tutto questo si fa in funzione di cercare di ricavare dell’energia di cui quest’energia che ne trae profitto è semplicemente il privato, non certo dei cittadini. Ecco perchè diciamo no, perchè le soluzioni sono diverse. Bisogna avviare la differenziata spinta porta a porta, separare il secco dall’umido e l’umido avviarlo agli impianti di compostaggio aerobici e non anaerobici. Il semplice compostaggio che una volta i vecchi adottarono quando ricavavano dai vegetali un ottimo compost per la terra. Co sta molto, molto meno che di impianti anaerobici, e dunque gli impianti di biodigestione. Ecco perchè”.
L’incontro tra gli attivisti e il sindaco Carlo Capacci.
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