“Il consiglio di lunedì 21 dicembre, ha visto da parte dell’ Amministrazione e del Sindaco di Imperia l’assunzione di una forte iniziativa di confronto atta a rendere più incisiva e trasparente l’azione amministrativa. Tutto ciò già a partire dalla “pratica sul biodigestore “ , senza concedere alibi di mancata condivisione e di fuga dal dibattito all’opposizione. – A comunicarlo è il gruppo consiliare Imperia di Tutti Imperia per Tutti, con una nota stampa che così continua
“Questo stile di lavoro si era già manifestato nel consiglio del 17/12, dove Imperia di Tutti Imperia per Tutti si era complimentata con l’assessore Fresia per l’ampio confronto sviluppato con i consiglieri di maggioranza e di minoranza al momento della presentazione del “progetto S.A.I.R.O”.
Il nostro gruppo consigliare, rappresentato dall’architetto Saluzzo, ha ritenuto opportuno ribadire questo metodo di aperto confronto su una pratica fondamentale per la Città come il “Piano della Sosta di Porto Maurizio”, alla cui redazione abbiamo fornito un contributo essenziale.
Il suggerimento che abbiamo dato è quello di assegnare alla III commissione un ruolo attivo nella raccolta e nello sviluppo di tutte le istanze avanzate dai cittadini.
Riteniamo il tavolo permanente, interattivo e continuo, lo strumento migliore per fare di questo Piano della Sosta una realizzazione funzionale e condivisa, intendendo tutto questo lavoro come un primo momento di una definizione organica del progetto di mobilità urbana.
Riconosciamo che alcuni consiglieri hanno raccolto la sfida, mentre altri hanno tentato maldestramente di piantare improponibili bandierine con le proprie mozioni. Siamo soddisfatti invece del fatto che l’Amministrazione non si sia limitata a bocciare certe istanze, ma abbia confermato l’entrata in vigore del Piano con il parallelo contributo progettuale derivante dai lavori della commissione III, aperta al contributo di tutte forze politiche.
Imperia di tutti Imperia per Tutti ritiene che questo sia il metodo politico di confronto che noi definiamo come ‘virtuosa prassi amministrativa’”.