Il periodo economico non è di certo dei migliori e per i Comuni, a prescindere dalla loro dimensione, non è semplice far quadrare i bilanci e rispettare il patto di stabilità. Anche in questo settore Imperia può tirare un sospiro di sollievo perché è riuscita nell’impresa di non sforare il patto e di rispettare i vincoli posti dal Governo centrale.“L’eredità che ci siamo trovati ad affrontare fin dal nostro insediamento era pesante e lo sarà anche per il futuro, con un bilancio con gravi problemi ed una situazione economica generale non facile, però con un duro lavoro, con i sacrifici sopportati dagli imperiesi e da tutti gli uffici comunali, siamo riusciti a raggiungere questo importante obiettivo” – dice l’assessore all’Amministrazione Finanziaria, Guido Abbo.Un lavoro silente e minuzioso che ha iniziato a dare i suoi frutti, anche se la strada per il risanamento completo dei conti è ancora lunga e i nodi da affrontare nei prossimi tempi non mancheranno. Intanto nella prima metà di mandato dell’amministrazione Capacci, sono stati ridotti i debiti da 40 a 33 milioni. “Abbiamo pagato 7 milioni di mutui senza dover accendere nuovi finanziamenti, sfruttando con attenzione le magre risorse del Comune. Questo ci permette di guardare al futuro con un po’ più di serenità” dice ancora Abbo.
Adesso l’attenzione è alla cassa, ai quattrini materialmente disponibili in banca. La situazione ereditata dall’amministrazione era disastrosa: una caduta in picchiata verso un profondo rosso iniziata anni addietro che l’amministrazione Capacci è riuscita con fatica ad arrestare e che ora, grazie ad una gestione accorta delle risorse, sta lentamente migliorando.
“Il percorso non è stato semplice e non si è ancora concluso. I piccoli passi, la limitazione delle uscite, la nostra politica da formichine – spesso criticata – sta dando risultati importanti. E ne avremo presto ulteriori conferme”, conclude l’assessore Abbo.
C.S.