Si è tenuto ieri mattina in Comune a Imperia un summit tra il Sindaco Carlo Capacci e il Partito Democratico. Argomento di discussione le nomine in seno alla Fondazione Carige. Entro la fine del mese di aprile il Comune di Imperia dovrà indicare un proprio rappresentante nel consiglio di indirizzo dell’ente azionista di Banca Carige.
Le poltrone sono state ridotte (in totale da 28 a 13 membri) per i tagli imposti a seguito della traballante condizione economica della Fondazione. Attualmente il Comune di Imperia è rappresentato dall’ex assessore leghista, poi confluito in Imperia Cambia, Alessandro Falciola. All’incontro con il primo cittadino erano presenti, in quota Pd, il vicesindaco Giuseppe Zagarella, il segretario cittadino Andreina Puccioni, il segretario provinciale Pietro Mannoni e il capogruppo in consiglio comunale Gianfranca Mezzera.
Nel corso del summit Capacci ha chiesto la riconferma di Falciola come membro del consiglio di indirizzo della Fondazione Carige. Una nomina strategica per il Sindaco, soprattutto per tenere ancora ben salda la maggioranza, in particolare Imperia Cambia, di cui Falciola è uno dei principali rappresentanti.
Il Pd, al momento, sembra orientato ad approvare la richiesta di Capacci, anche perché il partito di Renzi ha già in Fondazione Carige Fulvio Vassallo, marito di Gianfranca Mezzera, come revisore dei conti. Più difficile, per il Sindaco, potrebbe essere invece trovare un accordo con Azione Civica (ex Ncd), anche se la compagine politica che a Imperia fa riferimento a Strescino può già contare in Carige, su Roberto Rommelli, nominato vicepresidente della Banca Carige. Più facile il confronto con Imperia di Tutti Imperia per Tutti, in quanto il principale referente, Fabio Natta, è presidente della Provincia, ente a cui spetta di diritto la nomina di un consigliere. Basterà per placare eventuali nuovi dissidi interni alla maggioranza?
