23 Novembre 2024 13:56

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23 Novembre 2024 13:56

ADDIO ALLE NASCITE ALL’OSPEDALE DI IMPERIA. IL PD: “SCELTA INSPIEGABILE. OLTRE A DEQUALIFICARE IL SERVIZIO, SI DANNEGGIANO GLI UTENTI”

In breve: Il Partito Democratico ha preso posizione in merito alla decisione dell'Asl di chiudere il reparto di Ostetricia dell'Ospedale di Imperia per allestire un unico punto nascite presso l'Ospedale di Sanremo

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Il Partito Democratico ha preso posizione in merito alla decisione dell’Asl di chiudere il reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Imperia per allestire un unico punto nascite presso l’Ospedale di Sanremo.

“Le notizie, relative all’unificazione dei due punti nascita della provincia di Imperia in un unico punto nascita da collocare nell’ospedale di Sanremo, ci lasciano perplessi e profondamente preoccupati. Riteniamo che tale eventualità non debba essere data per scontata e necessiti di ulteriori approfondimenti. Non è chiaro tra l’altro se la proposta preveda di chiudere soltanto le sale parto dell’ospedale di Imperia o anche l’ambulatorio di ostetricia, obbligando gli utenti ad un pellegrinaggio verso Sanremo per tutti i nove mesi della gravidanza. Ci sembra che tale decisione, oltre a dequalificare il servizio e a danneggiare gli utenti, sia inspiegabile anche dal punto di vista economico. Come già segnalato dai sindacati il reparto di ostetricia dell’ospedale di Imperia è stato profondamente rinnovato e sono tutt’ora in corso lavori di ammodernamento. L’ASL e quindi i cittadini hanno speso due milioni di euro, che verrebbero quasi integralmente sprecati, a causa di questo cambio di strategia aziendale.

Accanto a queste problematiche vi sono anche le difficoltà logistiche per tutti quei cittadini che, per utilizzare il servizio di ostetricia dovrebbero attraversare l’intera provincia, mettendo a rischio la salute di mamme e nascituri. I numeri dei due punti nascita sono compatibili con il loro mantenimento ma, se proprio si vuole unificare, sembrerebbe assai più logico unificare ad Imperia laddove si è appena rinnovato ed investito. Segnaliamo inoltre che la politica sanitaria è di competenza regionale e quindi il consigliere Falciola (di Forza Italia) farebbe più in fretta a rapportarsi con l’assessore regionale Scajola (di Forza Italia) provando a farsi spiegare cosa ne pensa di tale decisione. Non vorremmo che gli improperi del suddetto Falciola fossero il triste sintomo che, nella giunta regionale, Scajola conti meno della vicepresidente Viale (assessore regionale leghista alla sanità, Bordighera) e dell’assessore regionale Berrino (Fratelli d’Italia di Sanremo).
Auspichiamo quindi che tale decisione venga ulteriormente approfondita e quindi rivista“.

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