Durissima presa di posizione della Cgil in relazione alla decisione dell’Asl di chiudere il reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Imperia per allestire un unico punto nascite presso il Nosocomio di Sanremo. La Cgil chiede ufficialmente le dimissioni dei dirigenti dell’Azienda Sanitaria Locale Imperiese.
“La dirigenza dell’ASL 1 Imperiese continua a dimostrare inefficienza e confusione, dopo le ultime operazioni di ‘trasloco’ di reparti da una città ad un’altra senza una chiara e definita organizzazione di accorpamento funzionale. Infatti dopo il trasferimento dell’SPDC da Bordighera a Imperia, dell’Ortopedia da Imperia a San Remo e dell’Urologia da San Remo a Imperia, oggi si parla di Punto Nascite da Imperia a San Remo, che, oltre a essere un’operazione estremamente dispendiosa, visto che oltre 2 milioni erano già stati investiti e spesi sull’ospedale di Imperia per la realizzazione delle sale parto e di una camera Operatoria, inciderà fortemente sulla efficienza verso l’utente.
Tutto questo a conferma del fatto che, negli ultimi anni, questa Direzione ha dimostrato di avere le idee poco chiare verso l’aspetto funzionale del sistema sanitario e nel merito di quelle che sono le linee indicate dalla Spending Review. Il risultato di queste operazioni è quello di avere liste d’attesa sempre in aumento ( circa 18 mesi d’attesa), fughe verso altre Strutture e verso il privato, sempre più casi di malasanità e reparti e servizi con ridotto numero di personale addetto all’assistenza.
E anche prendendo per buona la teorica costruzione di un Ospedale Unico, questa non può essere utilizzata come una scusante per spostare le specialità da una parte all’altra, visto che è proprio in quest’ottica che si dovrebbe fare esattamente il contrario, ossia garantire al meglio l’esistente e nel frattempo procedere alla realizzazione del Nuovo. Pertanto, le scelte finora fatte, oltre a essere molto dispendiose ( milioni e milioni di euro) hanno creato un senso di smarrimento e di malasanità nel cittadino/utente, e ciò trova conferma ogni volta che si è costretti a rivolgersi ad un Pronto Soccorso e dover aspettare intere giornate per essere visitati, piuttosto che a prenotare un esame diagnostico che richiederà mesi e mesi di lunga attesa, e come nel gioco delle tre carte, quando la data dell’esame o della visita arriverà, si dovrà indovinare dove sarà il reparto o l’ambulatorio che erogherà la prestazione, visto che il luogo, spesso, non risulterà più essere quella prescritto in origine.
La CGIL-FP dopo aver caldamente affrontato queste problematiche fin dal loro inizio e dopo aver invitato la Dirigenza ad una più attenta riflessione sulle reali necessità di questo sistema sanitario, e ancora, dopo aver dato la propria disponibilità a contribuire e condividere per una fattiva ed efficiente riorganizzazione, è costretta oggi, a chiedere le Dimissioni dei Dirigenti dell’ASL 1 Imperiese per non aver saputo gestire in maniera efficace ed efficiente l’intero sistema sanitario verso il cittadino e per la pessima organizzazione del personale dipendente”.