Era stato arrestato nell’ottobre scorso dai Carabinieri perché trovato in possesso di 50 grammi di cocaina già confezionata in dosi e 350 grammi di hashish, unitamente a circa 500 euro in contanti. I militari lo avevano messo nel mirino per via del suo tenore di vita nonostante fosse disoccupato. Il soggetto in questione è Nino Ruga, classe ’68. Proprio dall’arresto di Ruga ha preso il via l’operazione “Go Fast” che ha portato all’arresto di cinque persone e che ha permesso di smascherare una vera e propria associazione che sull’asse Bergamo-Imperia riforniva di hashish e cocaina decine di clienti in riviera, in particolare nell’imperiese.
Tra gli arrestati dell’operazione “Go Fast” c‘è anche Nino Ruga, a cui il provvedimento è stato notificato nella propria abitazione, dove l’uomo si trova ormai da alcuni mesi agli arresti domiciliari. I militari hanno scoperto che il 47enne faceva la spola tra Bergamo e Imperia, rifornendo un nutrito gruppo di clienti. Clienti che non acquistavano hashish e cocaina solo per uso personale, ma anche per rivendere a loro volta le sostanze stupefacenti. Motivo, questo, che ha spinto il Pm Alessandro Bogliolo a chiedere la misura cautelare anche per tre imperiesi, M.T., 24 anni, residente in Valle Impero, M.W., 53 anni, residente nel dianese, e D.F., 44 anni, residente a Imperia. Per tutti è tre è scattato l’obbligo di dimora. Nino Ruga a sua volta si riforniva da Rocco Battista Mazza, 53 anni, considerato il “capo” dell’associazione.
Gli imperiesi “ordinavano” la droga tramite mail e sms, utilizzando parole in codice.