Ha lasciato un biglietto di addio Maurizio Favero, 48 anni, il Vigile del Fuoco morto questa mattina, travolto da un treno Intercity nei pressi del passaggio a livello di Borgo Prino. Un particolare rilevante che ha chiuso il caso, per la Polizia Ferroviaria si tratta di suicidio. Favero avrebbe volontariamente varcato il passaggio a livello, aperto al momento della tragedia, andando incontro a un tragico destino.
Decisivo per il riconoscimento del 48enne è stato l’esame della Sim del cellulare, trovato accanto al corpo senza vita di Favero. I riscontri sul telefonino hanno permesso agli inquirenti di mettersi in contatto con la moglie che, una volta recatasi presso la Polizia Ferroviaria di Imperia, ha confermato l’identità del marito.
Favero era salito agli onori della cronaca locale più volte, negli ultimi anni, per aver accusato con un esposto l’ex Comandante dei Vigili del Fuoco di Imperia Vincenzo Giordano, di cui era autista, per una missione a l’Aquila. Il processo, nel corso del quale Favero era stato chiamato a testimoniare, si è concluso nel dicembre scorso, con l’assoluzione di Giordano.
Favero era stato trasferito dal Comando di Imperia, dove svolgeva le mansioni di autista e magazziniere presso il Comando di Villanova d’Albenga, dove recentemente era stato nominato caposquadra.