Il Capodanno in piazza a Imperia quest’anno si è svolto su Calata Cuneo e, molti gestori dei locali, hanno deciso di rimanere aperti per offrire un servizio di ristorante e bar ai cittadini che hanno festeggiato la notte di San Silvestro con l’intrattenimento offerto dal Comune. Sebbene la festa sia terminata alle 2 lasciando insoddisfatto qualche cittadino che voleva continuare a ballare con la musica di Dj Ivan, complessivamente la serata si è svolta nel migliore dei modi.
“Per noi è stato ottimo – racconta Monica Tondelli del Bar Bon Cafè n° 11 – Abbiamo chiuso alle 5 lavorando molto, è andata benissimo e, anche se non c’era gente in giro dopo la festa, i locali erano pieni. Noi qui dentro eravamo stipati, non sapevo più dove mettere le persone: l’affluenza si capisce dalla gente che c’è nei locali non per strada”.
Entusiasta anche Lanteri Marta del pub Saint Germain: “Il locale era pienissimo e noi siamo molto soddisfatti, c’era gente anche grazie al Capodanno in piazza certo, ma una vera fortuna per noi sono state le feste private organizzate da altri locali. Le persone non potevano entrare e sono venute da noi!“.
Pienone anche alla pizzeria “Il Melograno”, come racconta Fabiana Rainisio: “Siamo molto soddisfatti, è andata benissimo. I tavoli erano tutti pieni, come sapevamo, la manifestazione sicuramente è stata interessante, ma a noi non ha cambiato molto la serata“. Stesso parere anche per la braceria Matamà: “Sicuramente il Capodanno in piazza ha portato la gente a girare di più su Calata Cuneo ed è stato meglio dell’anno scorso che non si era organizzato niente, ma noi in ogni caso avevamo il tutto esaurito” spiega Artur Tabaku.
Un po’ meno soddisfatti invece al Laboratorio: “Avevamo il tutto esaurito per la cena – racconta Nunzio Marcantonio – e ci siamo difesi bene grazie a quello perchè in realtà poi la gente si è dileguata presto dopo la festa. A livello di bar è stata un po’magra, speravamo che il flusso di gente fosse un po’ più sostanzioso”.
“Noi, come sapevano i nostri clienti, abbiamo chiuso alle 23.30 – spiega Luciano Limarelli di Pane e Vino – ma sinceramente non ci siamo molto accorti della festa. Pensavamo mettessero più luci e qualche cosa anche lungo tutta la passeggiata, invece è rimasto tutto concentrato attorno al palco. Abbiamo lavorato bene, ma con la nostra solita clientela che non era particolarmente interessata a festeggiare“.