Nuova svolta nella querelle relativa al porto turistico di Imperia. Il Tar, infatti, ha bocciato il ricorso presentato dalle banche contro la decadenza della concessione un tempo in capo alla Porto di Imperia Spa. Nel dettaglio, il Tribunale ha respinto il ricorso in quanto ritenuto “inammissibile“, condannando le ricorrenti al pagamento delle spese legali per un importo pari a 4 mila euro.
Le banche che avevano presentato ricorso sono Unicredit, Bnl, Banca Carige, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio e Banco Popolare SCARL (un tempo Efibanca). Si tratta di cinque dei sei istituti di credito (manca la Monte dei Paschi di Siena) che sottoscrissero un mutuo da 140 milioni euro in favore dell’Acquamare di Francesco Bellavista Caltagirone per la costruzione del porto turistico di Imperia. Mutuo che venne garantito da un’ipoteca da 280 milioni di euro sul 70% delle opere di proprietà della società dell’imprenditore romano, con terzo datore di ipoteca proprio la Porto di Imperia Spa.
Il Comune di Imperia era rappresentato dall’avvocato Luigino Montarsolo, mentre la GoImperia era rappresentata da Enrico Panero.
Ad annunciare la notizia il Sindaco di Imperia Carlo Capacci con un post su facebook: “Ma guarda un po’ che anche le banche perdono il ricorso al TAR contro la decadenza della Concessione Demaniale Marittima – ha scritto il primo cittadino – Lo avete capito che il Porto e degli Imperiesi o avete ancora qualche dubbio ? Suggerisco per la prossima volta di ipotecare il Colosseo di Roma o la Luna”.