La Guardia di Finanza di Imperia ha scoperto, nel corso di una serie di indagini tese ad accertare la commissione di reati ambientali sul territorio, una attività di commercio di rottami e pezzi di ricambio, di auto e moto, in una officina meccanica e carrozzeria, presso un terreno di Armo, piccolo centro dell’entroterra. L’officina era priva di partita Iva e di autorizzazioni regionali e provinciali.
Era gestita da un imperiese, in completo spregio della stringente normativa ambientale di settore. E’ stato accertato come il terreno su cui insiste l’attività, di circa 1500 mq, venisse utilizzato come stoccaggio di rifiuti ferrosi, parti di auto, pneumatici, lavastoviglie, batterie, taniche, secchi, materiale vario edilizio di scarto, senza nessuna precauzione che ne garantisse l’evitare di fenomeni permeativi sul terreno circostante e nel torrente adiacente, con altissimo rischio di inquinamento sia del suolo sia delle falde acquifere.
Sono state rinvenute nel capannone anche automobili, autocarri, camper e ciclomotori, per i quali sono in corso indagini, in modo da risalire agli intestatari e verificare il motivo della presenza dei veicoli nel sito. Nel sito non erano presenti dispositivi antincendio e, in considerazione di quanto rilevato, l’area è stata sottoposta a sequestro ed il gestore segnalato alla locale Procura della Repubblica per l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Rischia fino a 5 anni di carcere.