La Federazione dei Verdi liguri terrà un incontro ad Imperia il prossimo 29 gennaio 2016, alle ore 18, presso l’auditorium “Vincenzo Agnesi” della società operaia di mutuo soccorso di Oneglia in via S.Lucia 14.
Arriverà in città Marco Boato,già parlamentare dei Verdi ma soprattutto esponente del sessantotto e grande amico ed estimatore di Alex Langer. Egli verrà a presentare la figura di Alex Langer,fondatore dei Verdi ma soprattutto costruttore di ponti,che dedicò tutta la sua vita alla costruzione di ponti fra uomini,donne e culture.
I Verdi sono fortemente convinti che oggi nel ventennale della tragica morte ,avvenuta nel 1995, la figura di Langer acquisti un particolare valore per il dialogo fra le culture e i popoli del mondo. In particolare il messaggio di Langer viene proprio in una provincia come quella di Imperia dove spesso nei secoli i confini sono stati piu’ rappresentati nelle imposizioni degli stati nazionali che nel cuore e nello spirito delle donne e degli uomini.
IN BREVE
La figura di Alexander Langer (1946-1995) è più attuale che mai. Per certi aspetti, anzi, nel dibattito sociale e politico Langer è oggi più conosciuto, e “riconosciuto”, di quando era in vita e doveva subire anche amarezze e misconoscimenti. Marco Boato, che ha condiviso tante iniziative di Langer, ci presenta il ritratto di un autentico e coerente testimone del nostro tempo: le radici sudtirolesi, il rapporto con la Chiesa, la formazione, il Sessantotto, l’impegno politico e la “conversione ecologica”, la nonviolenza, l’impegno per il dialogo interetnico. Come ricorda il cardinale Loris Capovilla nella presentazione, «anche Alex ha perseguito ostinatamente la pace, e, insieme, la custodia del creato. Ha inseguito con tenacia questi ideali. Ne ha fatto la sua passione e la sua vita». Completano il volume le testimonianze di Peter Kammerer, Adriano Sofri, Leonardo Zega, Edi Rabini.
NOTE AUTORI
Marco Boato − sociologo, giornalista, ricercatore universitario e più volte parlamentare − è un esponente del movimento ecologista, che ha contribuito a fondare in Italia. È autore di libri e saggi sul ’68, sulla questione cattolica e sull’ecologia politica. Ha curato il volume Le parole del commiato, dedicato ad Alexander Langer. Ha proposto la costituzione della “Scuola Langer” a Trento, collaborando alle sue attività.
SOMMARIO
Un uomo in piedi (di Loris Capovilla) Marco Boato. Alexander Langer Costruttore di ponti Testimonianze
CHI E’ BOATO?
Marco Boato
(1944), veneziano di nascita ma trentino di adozione dal 1963, è uno dei politici locali con più anni di esperienza parlamentare alle spalle, ben sei legislature. E’ stato anche docente universitario e giornalista. Studente di Sociologia, ha fondato nel 1964 il Gruppo democratico intesa universitaria trentina (GDIUT), movimento di politica universitaria di ispirazione cristiana, ma interamente laico sul piano programmatico. Negli anni ’60 ha frequentato la FUCI sia veneziana che trentina (AUCT). Nella seconda metà degli anni ’60 ha lavorato per l’Ufficio studi regionale delle ACLI del Veneto. Negli anni post-conciliari, è stato redattore delle riviste «Dopoconcilio (a Trento) e «Questitalia (a Venezia). Nel 1969 ha pubblicato «Contro la chiesa di classe. Documenti sulla contestazione ecclesiale in Italia» (Marsilio, Padova).
Durante il periodo universitario, ha fatto parte del Movimento studentesco ed è stato uno dei leader del ’68 trentino e italiano. Si è laureato con Francesco Alberoni, con una tesi sui movimenti collettivi. Dagli anni ’70, per un anno è stato assistente di Emanuele Severino all’Università di Venezia e poi ricercatore e docente di Sociologia all’Università di Padova. Dal 1972 è iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Dopo aver fatto parte del movimento e del quotidiano «Lotta continua» con Adriano Sofri, Mauro Rostagno ed altri, dal 1973 è stato anche membro dei «Cristiani per il socialismo» e nel 1978 ha fondato, insieme ad Alexander Langer, il movimento politico «Nuova Sinistra-Neue Linke». Nel 1978 ha pubblicato, con Sandro Boato, «Sinistra e questione cattolica in Italia e nel Trentino» (UCT, Trento) e nel 1979 il volume «Il ’68 è morto? Viva il ’68!» (Bertani, Verona).
Nel 1979 è stato eletto per la prima volta al Parlamento come indipendente nelle liste radicali (dove per quattro anni è stato collega di Leonardo Sciascia). Nel 1981 ha tenuto il più lungo discorso della storia parlamentare (18 ore e 5 minuti).
Alla fine del 1982, con Alexander Langer, ha promosso in Trentino-Alto Adige la nascita del movimento ecologista dei Verdi, che si è poi diffuso anche a livello nazionale.
Nel 1987, con una alleanza tra socialisti-socialdemocratici-radicali e Verdi, è stato eletto senatore del collegio di Trento, avendo come colleghi al Senato Norberto Bobbio, Bruno Kessler e Nino Andreatta.
Mentre nelle legislature 1992-94 e 2006-2008 è stato rieletto alla Camera come deputato dei Verdi-Grüne-Vërc nella circoscrizione regionale del Trentino-Alto Adige, nelle legislature 1996-2001 e 2001-2006 è stato eletto come deputato verde dell’Ulivo (e poi Ulivo-Svp) nel collegio uninominale di Rovereto-Riva.
In Parlamento, nelle varie legislature, ha fatto parte delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Ambiente, Lavoro e Industria. E’ stato membro delle Commissioni d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, sul terremoto in Irpinia e sul Cermis. Componente delle Commissioni bicamerali sulle riforme istituzionali De Mita-Iotti (1992-94) e D’Alema (1997-98), della quale ultima è stato relatore sulla giustizia e sul sistema delle garanzie.
E’ stato più volte membro dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati (con le presidenze Scalfaro, Napolitano, Violante e Bertinotti) e Segretario nell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati nella XV legislatura, fino alla cessazione dal mandato parlamentare il 28 aprile 2008. È stato anche presidente del Gruppo Misto della Camera.
Fra le molte sue proposte di legge approvate, è stato il primo presentatore della riforma dello Statuto di autonomia del 2001, nonché primo firmatario e relatore della legge di attuazione dell’articolo 68 della Costituzione e della legge costituzionale per l’eliminazione della pena di morte dall’art. 27 della Costituzione.
Nel 2005 ha curato il libro «Le parole del commiato», in memoria di Alexander Langer, a dieci anni dalla sua morte volontaria (3 luglio 1995).
Già Presidente dei Verdi del Trentino fino al 20 febbraio 2010. Successivamente è stato Componente dell’Ufficio di Presidenza della Federazione dei Verdi italiani e del Coordinamento “Per la costituente ecologista”.