23 Novembre 2024 06:09

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23 Novembre 2024 06:09

IMPERIA. E’ GUERRA TRA COMUNE E TITOLARI POSTI BARCA: “PROVINO A CACCIARCI DAL PORTO. IN QUESTI MESI HANNO PERSO INGENTI SOMME DI DENARO”/LA POLEMICA

In breve: Il presidente dell'Associazione Titolari Posto Barca Porto di Imperia (APPI) , l'architetto Maria Sorbo, comunica con una nota stampa il parere dell suo gruppo sull'attuale situazione dei posti barca ad Imperia.

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Il presidente dell’Associazione Titolari Posto Barca Porto di Imperia (APPI) , l’architetto Maria Sorbo, comunica con una nota stampa il parere dell suo gruppo sull’attuale situazione dei posti barca ad Imperia.

“Col suo comunicato stampa di due giorni fa APPI ha posto una domanda ben precisa: dove reperirà, il Comune, le ingenti somme necessarie ad acquistare l’azienda – porto ed a completare l’approdo turistico?

Il Vice Sindaco Zagarella ieri diffonde un comunicato stampa nel quale evita accuratamente di dare una risposta. Il che significa che questa Amministrazione una risposta non ce l’ha. La verità è che “ il conducente non sa dove andare ” e così, nella peggiore tradizione della peggiore politica italiana, preferisce parlare d’altro e passare alle minacce.

Il Comune, si legge, vuole scacciare dal porto chi non si piega ai suoi voleri e non accetta condizioni e oneri vessatori, ingiustificati e fuori mercato. Ci provi: APPI è nata per combattere, non certo per subire. E noi di APPI abbiamo la coscienza a posto. Possiamo documentare che almeno dal mese di novembre 2014 offriamo a Go Imperia s.r.l. condizioni eque e accordi ragionevoli in merito agli oneri di gestione: offriamo, cioè, denaro. Ma da quasi un anno e mezzo il Comune dichiara di voler trattare e, nello stesso tempo, rinvia, finge aperture, formula minacce, ostacola arbitrariamente la fruizione dei posti barca, tiene, insomma, una condotta a dir poco ondivaga e contraddittoria.

La conseguenza oggettiva è che nel corso dell’ultimo anno e mezzo il Comune e Go Imperia s.r.l. avrebbero potuto percepire somme non piccole per oneri di gestione ma non le hanno incassate, procurando un danno ( erariale? ) che avrebbero potuto evitare con un briciolo di ragionevolezza e di equilibrio. Ora dicono che si rivolgeranno ai Tribunali, per avere – forse, e chissà quando – quello che APPI già offriva in via transattiva… Lasciamo ai cittadini di Imperia il giudizio su una condotta del genere.

Gli organi di informazione riferiscono di una Amministrazione comunale politicamente in difficoltà. Può darsi che inventarsi dei nemici ed alimentare il contenzioso sia un espediente per mascherare tale difficoltà: si vuole creare un polverone, anche mediatico, come “ cortina fumogena ” tesa a nascondere carenze progettuali, gestionali e di consenso.

Ci rivolgiamo, quindi, ai cittadini di Imperia e a chi abbia a cuore la “ buona politica ”, quella che risolve i problemi e non li alimenta per dare altro lavoro agli avvocati: si faccia il possibile, nella maggioranza come nella opposizione, per fermare una deriva insensata, per impedire il proliferare di altre cause, per risolvere i problemi con la trattativa e non con la minaccia e la forza, per bloccare una politica sostanzialmente “ avventurista ”. Nell’immediato, si chieda conto al Sindaco di come ha gestito e sta gestendo la questione del porto turistico. Gli si impedisca, insomma, di ‘andare a sbattere ‘”.

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