Il sindaco Carlo Capacci ha voluto partecipare in prima persona, assieme all’assessore ai Servizi Sociali, Fabrizio Risso, alla Conferenza dei Sindaci che si è tenuta questa mattina a Sanremo. Al centro del dibattito la questione del punto nascite di Imperia che, nei piani della Asl, dovrà accorpato quanto prima con Sanremo.
“Ho chiesto con fermezza che il punto nascite resti a Imperia, così come il centro Ictus, un’altra eccellenza che rischiamo di perdere anche perché, come per le sale parto, il nuovo reparto di Neurologia è stato rifatto e inaugurato soltanto due anni fa” ha spiegato il sindaco Carlo Capacci.
Capacci ha chiesto anche lumi circa l’ospedale unico e la convocazione di una conferenza plenaria di tutti i sindaci per un confronto con l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale, come deliberato nell’ultima riunione della Conferenza dei Sindaci del Distretto Sociosanitario Imperiese. “Vogliamo capire se si possono avere deroghe agli standard relativi al numero delle nascite, che consentano di mantenere nella nostra città il punto nascite, con l’assunzione del personale necessario. Ho anche chiesto notizie sul progetto dell’ospedale unico: oggi siamo in questa situazione perché da troppi anni si dibatte sull’ospedale unico. Se si fosse partiti subito adesso sarebbe realtà e non saremmo bloccati da questioni campanilistiche. Gli interventi di restauro che annualmente l’Asl 1 fa sono soluzioni tampone perché gli edifici che ospitano gli ospedali sono totalmente inadeguati allo scopo, tanto a Imperia, come a Sanremo e a Bordighera”, ha detto Capacci ai colleghi sindaci e ai dirigenti Asl.
Assieme ai colleghi di Sanremo e Ventimiglia, Capacci ha chiesto di conoscere la tempistica e se esista ancora o meno la volontà di realizzare l’ospedale provinciale unico, risposte che arriveranno nella prossima seduta della Conferenza.
Intanto buone notizie sono arrivate per le attività di day surgery e week surgery che non soltanto resteranno a Imperia, ma verranno, nel corso del 2016, ulteriormente potenziate con nuove specialità che opereranno nell’ospedale del capoluogo.