Imperia. Momenti di commozione, di musica e soprattutto di memoria della “Storia” e delle storie di vita che relative agli anni bui del genere umano che determinarono lo sterminio di milioni di ebrei attuato dal regime nazi-fascita. C’erano tutti, questa mattina, all’interno dell’aula Magna del liceo scientifico Vieusseux di Imperia, le autorità civili e militari, il corpo docente ma soprattutto tanti studenti che hanno partecipato attivamente alla giornata della “Memoria” celebrata, oggi, in tutto il mondo.
Gli interventi del sindaco Carlo Capacci, del presidente della Provincia Fabio Natta, del Prefetto Silvana Tizzano, della Preside Stefania Colicelli, del presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea Giovanni Rainisio e del Vice Provveditore Ubaldo Guidotti sono stati intervallati dagli interventi degli studenti che hanno letto poesie e suonato musiche di accompagnamento ai video da loro realizzati. Istruttivo anche l’intervento di Don Alberto Casella, direttore dell’ufficio ecumenico del dialogo interreligioso della Diocesi di Albenga-Imperia che ha tenuto un intervento a carattere storico sulle persecuzioni degli ebrei e sull’emanazione delle leggi razziali in Italia.
Oltre agli alunni del Liceo Vieusseux, dell’Istituto Ruffini e dell’Istituto Professionale per il Commercio e il Turismo erano presenti i Sindaci dei Consigli Comunali dei Ragazzi dei Comuni di Imperia, Taggia, Vallecrosia, Ventimiglia, San Bartolomeo al mare, Cervo e Villa Faraldi.
La mattinata ha visto protagonisti gli studenti presentati dall’alunno Francesco Peressin e ha suscitato momenti di grande commozione, sottolineati dalle parole, dalle immagini e dalle note del violino di Simone Schermi, del pianoforte di Alessandro Saglietti, del violoncello di Leonardo Poli e dalla voce di Roberta Monterosso.
“Siete e sarete il futuro della nostra città – ha detto il primo cittadino ai giovani studenti – e della nostra nazione. In un momento nel quale credo ci sia il bisogno di menti fresche che portino dei contributi per la crescita del nostro paese.
Era il 27 gennaio del 1945 quanto l’esercito sovietico restituiva libertà ai prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz, aprendo gli occhi del mondo intero sull’orrore di torture, morte e schiavitù, celato dietro le gelanti parole ‘il lavoro rende liberi’.
A distanza di anni ora, che giorno dopo giorno, vediamo assottigliarsi l’elenco dei testimoni diretti di quell’immane tragedia della storia è quanto mai importante la memoria. Per non rivivere il momento più cupo dell’età contemporanea abbiamo bisogno che resti vivo in tutti noi il ricordo di quanto accaduto in quei terribili anni, in modo che non si vada più a ripetere un’esperienza del genere.
Ancor più al giorno d’oggi dove, l’impercettibile scorrere del tempo e dei giorni dettato nella crescente frenesia, rischia di distogliere l’attenzione dalla storia del nostro passato.
Ecco perchè questa giornata della memoria è quanto mai multimediale. Video, canzoni, fotografie e scritti. Un insieme di strumenti su cui imprimere indelebilmente la memoria di chi ha vissuto quel terribile periodo storico, di chi è riuscito riassaporando la libertà, alla fine di un lungo incubo, a condividere il peso di un ricordo indelebile.
Ancor di maggior rilievo, perchè la memoria non si affievolisca col passare del temo assume la presenza di più generazioni di giovani alla cerimonia di oggi. Ad iniziare dai sindaci dei ragazzi della nostra Provincia, perchè portino il saluto delle nuove generazioni a questa ricorrenza fondamentale per tutti noi”.
“Assistiamo tutt’ora nel mondo a tanti piccoli olocausti, – ha detto il presidente della Provincia Fabio Natta – a tante piccole discriminazioni e persecuzioni. Tenere alta l’attenzione, perché l’olocausto non nasce dall’oggi al domani. L’olocausto è figlio di una serie di passaggi che passano dalla discriminazione, dalla ghettizzazione, dall’esclusione, che poi diventano persecuzione e che poi diventano streminio. E un iter che purtroppo si è verificato tante volte. Ogni forma di discriminazione, ogni forma di esclusione, ogni forma di discriminazione ha in sé il seme malato della persecuzione, non è detto che ci sia un’evoluzione così tragica ma il rischio c’è.
ECCO I VIDEO DEGLI ALTRI INTERVENTI:
L’intervento del Presidente della Provincia di Imperia Fabio Natta
L’intervento del Prefetto Silvana Tizzano
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