Continua a far discutere la viabilità a Imperia. Al centro delle polemiche, questa volta, è finita via Magenta. Il Comune ha modificato il senso di marcia due volte negli ultimi mesi. L’esperimento viabilistico (dal doppio senso al senso unico direzione Diano-Pontedassio), accompagnato da mille polemiche, non ha funzionato, per via dei troppi ingorghi su via Agnesi, e l’amministrazione Capacci ha operato un’altra modifica, istituendo il senso unico di marcia in direzione Diano-Pontedassio.
Tutti soddisfatti? Niente affatto. A fine dicembre, infatti, è pervenuto presso il Comune di Imperia un esposto “a firma di numerosi cittadini”. La richiesta? Tornare al senso unico di marcia direzione Pontedassio-Diano. Il Sindaco Capacci ha risposto picche, motivando così la sua decisione.
LA RISPOSTA
“Le modifiche viabilistiche introdotte su richiesta dell’Amministrazione sono state motivate dalla necessità di evitare il rallentamento del flusso veicolare su Via Agnesi, non adeguatamente smaltito dalla rotatoria delle carceri con conseguente formazione di code nelle ore di punta e in tutte le occasioni che prevedono la chiusura al transito di via Amendola e via Bonfante”.
“Si precisa che la via in questione risulta essere dotata di marciapiedi, seppure di ridotte dimensioni, ma con posizionamento di stalli di sosta auto e moto che costituiscono una ulteriore protezione ai pedoni e sufficienti attraversamenti pedonali”.
“Riguardo il percorso alternativo per il traffico locale, lo stesso è assicurato, così come già previsto, dalla percorrenza di Traversa Amoretti che, pur con le limitate dimensioni consente al traffico veicolare ‘leggero’ di evitare il tragitto sulla restante prosecuzione del senso unico di via XXV Aprile”.
“Si informa che il Comando ha effettuato nella suddetta via rilevazioni tecniche monitorando il transito veicolare riferite ad un arco temporale compreso tra il 21 novembre 2015 ed il 4 dicembre 2015. Dalle stesse è emerso che la velocità media rilevata in fascia diurna e notturna è di circa 28,88 km/h per la direttrice mare-monti di Via Magenta; il superamento della velocità massima è avvenuta nello 0,70% dei transiti rilevati”.
“Lo STOP previsto su Via Magenta, all’intersezione con via XXV Aprile, oltre che ad assolvere un preciso obbligo di guida, di fatto costituisce un ulteriore rallentamento della velocità di percorrenza di via Magenta e, alla luce dei riscontri svolti nel periodo di prima applicazione della nuova disciplina viabilistica, non ha costituito alcun intralcio al regolare deflusso di via XXV Aprile, né riflessi negativi sul funzionamento della rotatoria delle carceri”.
“Infine l’introduzione della possibilità di svolta per i veicoli provenienti dalla rotonda e diretti in via Magenta è motivata proprio dal fatto di non penalizzare ulteriormente l’accesso sulla predetta via, ritenendo sussistenti le condizioni di visibilità e di spazio per l’effettuazione delle manovre nel rispetto delle prescrizioni imposte dalla segnaletica e dalle norme sulla circolazione stradale”.