Milano – Un vizio di forma, torna libero Diego Berardi. A seguito dell’estradizione concessa dalle Autorità francesi, il 41enne imperiese, sospettato dalla Procura di Imperia di esser stato in procinto di commettere un attentato (nella sua abitazione furono trovate armi e polvere da sparo compressa e alcuni detonatori) è stato scarcerato perché il suo avvocato di fiducia, Carlo Ruffoni del foro di Sanremo, non era stato avvisato dell’interrogatorio svolto dai magistrati imperiesi che indagano sulla vicenda. All’interrogatorio svolto nel penitenziario milanese era presente un avvocato d’ufficio ma la procedura vuole che anche a quello di fiducia sia notificata la convocazione. Così, però, non è stato e perciò, Berardi, è uscito dal carcere di San Vittore dove era detenuto dallo scorso 22 gennaio ed è tornato in libertà.
L’estradizione è stata concessa dopo che la Francia ha archiviato la posizione del 41enne imperiese, non ritenendolo vicino ad alcuna cellula terroristica, come inizialmente ipotizzato. Nei prossimi giorni Berardi, assistito dal suo legale, dovrà presentarsi davanti al Giudice per le indagini preliminari, per cercare di chiarire la sua posizione. Ora che l’uomo è di nuovo libero gli interrogativi restano: da dove provenivano quei detonatori e quella polvere da sparo e a cosa servivano? e quelle armi? Tutte domande alle quali Berardi dovrà dare delle risposte convincenti se vorrà mantenere il suo status di uomo libero.