“Dopo il pronunciamento del Ministero contro lo scioglimento del Consiglio Comunale di Diano Marina, in seguito ad una indagine partita per sospette infiltrazioni mafiose e voto di scambio, le elezioni amministrative si terranno a maggio di quest’anno”. A scrivere è il Partito della Rifondazione Comunista – Circolo Dianese.
“Lo scenario prevederebbe una prima “aggregazione” di persone molto distanti tra loro culturalmente e politicamente, che fino a non molto tempo fa sedevano in schieramenti opposti. Tale aggregazione anche questa volta si dichiara “civica”, ma giusto per camuffare chi c’è realmente dietro.
Vi sarebbe inoltre la lista del sindaco uscente Chiappori, che spera di realizzare in questi altri 5 anni quello che non è riuscito a fare nel primo mandato!
Nessuna soluzione per il rilancio turistico di Diano Marina, contro l’erosione delle spiagge e l’insabbiamento del porticciolo, ben poco sull’arredo urbano e sulla manutenzione strade tanto sulla costa che nell’entroterra, nulla sulla ristrutturazione dell’acquedotto né sul progetto di allacciamento delle nostre fogne al depuratore di Imperia con la sistemazione della Strada Provinciale 449, la cosiddetta “incompiuta”.
Anche sulla gestione rifiuti, dopo il funesto interludio della Tradeco, non si è avuto il coraggio di intraprendere un nuovo tipo di raccolta differenziata che mettesse da parte le “isole ecologiche“ (che d’estate diventano minidiscariche a cielo aperto) e promuovesse per una raccolta “porta a porta“ spinta.
Nessun progetto di concerto con il consorzio Area 24 sulle aree che dal 2017 saranno dismesse dalla ferrovia. Per non parlare dell’arretramento dei servizi sociali, del problema casa, della ristrutturazione degli edifici scolastici, e via discorrendo.
A fronte di queste dure critiche che rivolgiamo all’amministrazione Chiappori, c’è un gruppo di forze che fa riferimento alla Sinistra e che già 5 anni fa si era presentato alle elezioni con Fiorenzo Batistotti quale capolista.
Il partito della Rifondazione Comunista e l’Italia dei valori, insieme ad altre associazioni e singoli cittadini, hanno da tempo creato un laboratorio per elaborare un programma condiviso, realistico e di netto cambiamento.
Rifondazione Comunista non è con Diano Futura di Manduca, giusto per replicare ad un recente articolo apparso sui media locali, ma non lo è neanche questo laboratorio “a sinistra” di cui sopra.
Ovviamente questo gruppo di lavoro è aperto al confronto e a nuovi contributi che siano all’interno di quelle compatibilità politiche che caratterizzano una compagine di sinistra distinguendola dall’ingordo personalismo della destra”.