“Vengano mantenuti sul territorio entrambi i punti nascite di Imperia e Sanremo, con richiesta di deroga alla Regione per l’assunzione di nuove unità al fine di poter garantire gli standard di efficienza, sicurezza e qualità del servizio”. Ecco la richiesta ufficiale formulata all’Asl nel documento approvato all’unanimità dalla Commissione Sanità del Comune di Imperia e in discussione nel consiglio comunale monotematico convocato per il prossimo 8 febbraio.
Nel documento figurano critiche alle amministrazioni regionali passate, colpevoli di aver messo in atto “un processo di riorganizzazione della sanità regionale che vede pesantemente coinvolta e penalizzata la provincia di Imperia” e al progetto dell’Ospedale Unico per quel che concerne il futuro dell’Ospedale di Imperia che “per un meccanismo distorto verrà trasformato in un presidio a ‘bassa intensità di cure’ con grave danno per i cittadini imperiesi in termini di qualità e di livello di competenze dell’ospedale cittadino”.
Il documento fa riferimento anche alla raccolta firme lanciata dal gruppo facebook “No al trasferimento di Ostetricia e Ginecologia a Sanremo”, in particolare al numero di firme raccolte, ben 12 mila, e chiede maggiore attenzione per arginare il fenomeno delle “fughe” e mettere un freno ai taglia alla Sanità.
IL TESTO DEL DOCUMENTO
PREMESSO
– Che da alcuni anni è in atto un processo di riorganizzazione della sanità regionale che vede pesantemente coinvolta e penalizzata la provincia di Imperia.
– Che tale processo ha comportato la riorganizzazione dei tre presidi ospedalieri dell’Asl 1 secondo il modello di un presidio unico virtuale che in realtà non esiste, né è stato ancora chiarito come strutturare strategicamente in concreto il servizio sanitario sul territorio della nostra provincia.
– Che nell’ottica di questa riorganizzazione si è voluto attribuire differenti “vocazioni” ai due presidi di Imperia e Sanremo, cioè prevalentemente di urgenza per il presidio di Sanremo e prevalentemente di elezione per il presidio di Imperia.
Che questa caratterizzazione rischia di innescare un meccanismo distorto per cui l’Ospedale di Imperia verrà trasformato in un presidio a “bassa intensità di cure” con grave danno per i cittadini imperiesi in termini di qualità e di livello di competenze dell’ospedale cittadino.
– Che è stata pesantemente penalizzata la politica sanitaria sul territorio.
– Che qualunque forma di peggioramento dell’immagine e della qualità dei servizi sanitari non potrà che alimentare ulteriormente il fenomeno della richiesta di prestazioni altrove giustificando ulteriori tagli o depotenziamento di strutture divenute loro malgrado improduttive.
SI RITIENE
Necessario ed opportuno mantenere e garantire adeguati standard qualitativi e quantitativi di efficienza dei servizi sanitari e degli attuali presidi ospedalieri esistenti, che garantiscano pienamente e inequivocabilmente l’elevato livello di cure per la tutela del diritto alla salute dei cittadini,anche alla luce delle specificità territoriali della nostra provincia.
TENUTO CONTO
Che in pochissime settimane sono state raccolte 12.000 firme di cittadini contro la chiusura del punto nascite di Imperia.
CONSIDERATO
Che negli ultimi anni si è proceduto a continui e inaccettabili tagli ai servizi sanitari, spacciati per ristrutturazioni o per lotta agli sprechi,che in realtà alcun risparmio hanno portato provocando semmai tagli dei posti letto, dei servizi territoriali e maggior criticità economico-sanitaria ai cittadini.
SI CHIEDE
IN GENERALE
– Che non proseguano le politiche di depotenziamento degli attuali presidi ospedalieri di Sanremo e Imperia, con conseguente e inevitabile riduzione dei servizi resi al cittadino con disagi per la loro stessa salute.
– Che vengano mantenute e incentivate le competenze e le professionalità presenti nelle varie unità operative ospedaliere esistenti e in quelle territoriali, facendo sì che i cittadini possano continuare a rivolgersi con fiducia alle cure offerte nei presidi e sul territorio evitando costose e spesso inutili trasferte.
– Che il fenomeno delle fughe venga arginato da parte della Asl 1 attraverso una strategia credibile di informazione al cittadino, promozione dell’offerta, riduzione delle liste di attesa,coordinamento tra unità diagnostiche e di cura, promozione della professionalità e della meritocrazia.
NELLO SPECIFICO
Che vengano mantenuti sul territorio entrambi i punti nascite di Imperia e Sanremo, con richiesta di deroga alla Regione per l’assunzione di nuove unità al fine di poter garantire gli standard di efficienza, sicurezza e qualità del servizio, anche tenuto conto degli ingenti investimenti sostenuti dall’azienda sanitaria imperiese per il rifacimento del punto nascite di Imperia e dell’effettiva posizione baricentrica del presidio imperiese, vista la situazione ospedaliera albenganese.