Terremoto politico in consiglio comunale. Il Sindaco Carlo Capacci ha deciso di aderire al Gruppo Misto, seguendo dunque le orme di Alessandro Savioli e Fulvio Balestra che nelle scorse settimane avevano abbandonato il gruppo consiliare di Imperia Cambia per aderire al Gruppo Misto.
Una decisione forte del primo cittadino, che certifica la fine, almeno per il momento, del progetto Imperia Cambia, il movimento fondato proprio da Capacci. Capacci, a dir la verità, ha aderito direttamente al Gruppo Misto senza prima dimettersi dal gruppo di Imperia Cambia, in quanto non ne ha mai fatto ufficialmente parte in consiglio comunale, nonostante ne sia sempre stato l’anima.
ImperiaPost ha intervistato il Sindaco di Imperia Carlo Capacci per capire i perché dell’adesione al gruppo Misto.
Sindaco Capacci, perché ha deciso di abbandonare Imperia Cambia e di aderire al Gruppo Misto?
“Perché ci sono all’interno due persone che condividono le mie stesse idee“.
Il progetto civico di ‘Imperia Cambia’ è fallito?
“Assolutamente no. Possono stare tutti tranquilli, in futuro sarà ancora più forte”.
Alla luce della sua “fuoriuscita” da Imperia Cambia, è pentito delle scelte fatte alle scorse comunali in termine di candidati?
“Non sono pentito di nulla, in politica bisogna avere esperienza. Due anni fa non ne avevo , oggi sì. Non commetterò più gli stessi errori. Bisogna darmi atto di aver avuto il coraggio di candidarmi e di essere stato eletto senza avere nessuna esperienza politica. Oggi, dopo oltre due anni, sono molto più preparato”.
Che futuro ha a questo punto il gruppo consiliare di Imperia Cambia?
“Auspico che i consiglieri rimasti nel gruppo di Imperia Cambia facciano seguito alla mia richiesta di non utilizzare più nomi e loghi in quanto marchi registrati con diritto d’autore e creino un gruppo consiliare con un altro nome. Se non lo faranno mi riserverò di agire di conseguenza”.
Il Sindaco ha chiuso bacchettando il consigliere comunale di Imperia Cambia Paolo Re: “La conferenza capigruppo è stata convocata per la giornata di oggi, venerdì 5 febbraio, perché Paolo Re non poteva in nessun altro giorno. E’ stato lui a chiedere la convocazione. Bene, nella conferenza di oggi, dopo 5 minuti si è alzato e se ne è andato. Un comportamento gravemente irrispettoso verso le istituzioni e verso i colleghi di maggioranza e opposizione”.