Imperia. Bugie al magistrato per creare un alibi agli indagati. Emergono importanti novità relative all’inchiesta sull’attentato incendiario del novembre scorso che ha distrutto la sala scommesse di via del Collegio a Oneglia provocando la morte di due dei tre attentatori. L’indagine condotta dal Procuratore Aggiunto Grazia Pradella ha portato all’arresto di quattro persone, i due gestori della sala scommesse, Michele Mucciolo e Alessio Alberigo, l’unico attentatore sopravvissuto Mretjev Ismajlukaj, e Ippolito Trifilio considerato il mediatore tra gli attentatori e i gestori della sala scommesse.
Nel dettaglio, gli indagati, sarebbero alcuni soggetti interrogati nel corso delle indagini in qualità di persone informate sui fatti. La Procura li avrebbe iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di “false dichiarazioni al PM”. Secondo gli inquirenti, le “bugie” sarebbero servite a supportare gli alibi dei due gestori della sala scommesse arrestati. Alibi poi “smontati” dalle indagini della squadra mobile coordinata dal commissario capo Giuseppe Lodeserto.
Un aspetto, quello delle false testimonianze, già emerso nel corso della conferenza stampa convocata subito dopo gli arresti di Mucciolo e Alberigo, proprio il commissario capo aveva fatto riferimento allo “smantellamento degli alibi di Mucillo e Alberigo”.