Sabato 6 febbraio 2016 si è tenuta, ad Imperia, l’assemblea dei titolari di posto barca aderenti ad APPI. La più rilevante tra le delibere adottate dagli Associati in tale occasione consiste in una forte presa di posizione nei confronti di Go Imperia s.r.l. e del Comune.
All’unanimità si è ribadito, preliminarmente, che qualsiasi soggetto che voglia porsi come interlocutore di APPI deve riconoscere che i posti barca appartengono agli attuali titolari, per una ragione semplice e chiara: li hanno pagati.
Dunque non potrà essere valido interlocutore di APPI chi contesti tale fatto. Per i titolari di posto barca, infatti, è, semplicemente, inaccettabile considerare “perduto” l’investimento effettuato nel Porto. Tanto premesso, si è deciso che, al momento, per APPI non sussistono le condizioni per avviare su basi serie una trattativa con Go Imperia s.r.l. e col Comune che preveda sottoscrizioni di nuovi contratti e pagamenti di “oneri di gestione”.
Ad oggi il comportamento della controparte “pubblica” è stato, infatti, assai deludente. Malgrado le tante belle parole, sono sempre cadute nel vuoto le offerte di APPI di procedere, su base transattiva, a pagamenti congrui “per oneri di gestione”. In realtà, Go Imperia s.r.l. tuttora prosegue nella sua illegittima azione “ostruzionistica” ai danni dei titolari di posto barca, ponendo ostacoli di fatto al godimento di quanto essi hanno già pagato (non si fornisce l’energia elettrica o l’acqua; non si consente l’utilizzo del posto barca a soggetti terzi designati dal titolare; eccetera; “ a meno che non si sottoscriva il nuovo “contratto – capestro” predisposto da Go Imperia s.r.l., accettando di pagare gli esorbitanti oneri deliberati dal Comune).
Allo stesso tempo, la Società che gestisce l’approdo turistico continua nella sua politica diretta a provocare divisioni tra i titolari di posto barca. Go Imperia s.r.l. avvicina e blandisce i singoli, tenta di indurli a firmare il “nuovo contratto” promettendo “sconti” (e praticandone, parrebbe, di maggiori o minori a seconda della “importanza economica” del titolare…).
E’ proprio di ieri la notizia che Go Imperia s.r.l. avrebbe concluso una sorta di “pace separata” con la più piccola delle associazioni dei titolari di posto barca, Assoporto, praticando uno “sconto” sulle tariffe di Porto di Imperia S.p.A. (a fronte, a tacere d’altro, di un Porto finito – male – a metà…).
APPI non si piega alle minacce ed alla ingiustizia. APPI chiede, in primo luogo, chiarezza e trasparenza. Ricordiamo che sono quasi due settimane che il Sindaco ha ricevuto le nostre “quindici domande” sul presente e sul futuro del Porto e, ad oggi, nulla ha voluto o saputo rispondere. Ad atteggiamenti del genere, irrispettosi della cittadinanza, prima ancora che dei titolari di posto barca, APPI risponderà con fermezza. Visto che le proposte transattive vengono puntualmente respinte da Go Imperia s.r.l. e Comune, ora si passerà alle diffide e alla tutela in giudizio. I titolari di posto barca mostreranno con i fatti che sono davvero stanchi di subire.