La città di Imperia aggiunge un altro poco invidiabile posto nella classifica nazionale, infatti si è piazzata nelle top ten delle città dove il costo dei rifiuti (TARI) risulta avere l’incidenza più alta.
L’indagine è stata condotta dal Centro Studi di Confedilizia, l’associazione storica dei proprietari di immobili, elaborando i dati del Dipartimento Finanze e Commercio di tutti i capoluoghi di provincia del territorio nazionale.
Il commento del Presidente della A.P.E. Confedilizia di Imperia Marco Magaglio è diretto “Il poco onorevole 10° posto in classifica nazionale non è che l’ennesima sconfitta dei cittadini imperiesi che, indipendentemente dalle tifoserie partitiche nelle quali non vogliamo entrare, non possono pensare che la causa non possa consistere in scelte sbagliate da parte di chi li ha amministrati, infatti, questi si trovano a dover corrispondere la bellezza (si fa per dire) di 219 Euro per ciascun cittadino, una somma superiore al 250% di quanto i dati dimostrino essere possibile raggiungere ” .
“L’obbligo di coprire le spese di servizio senza alcun controllo sulla spesa si riduce al potere indiscriminato dei Comuni ad aumentare la tariffa fino all’inverosimile. Un tavolo di confronto tra le varie componenti interessate al controllo della spesa ed alla gestione dei rifiuti, a cominciare dalle rappresentanze dei contribuenti (inquilini e proprietari) è indifferibile a più titoli.”
Con questo ben poco lusinghiero risultato ovviamente in Liguria siamo gli ultimi: la città di La Spezia si piazza al 30° posto con 190 Euro, seguono Savona al 38° posto con 172 Euro e Genova al 41° posto con 169 Euro. Capolista di questo poco invidiabile primato troviamo Brindisi con ben 308 Euro pro capite, seguiti da Venezia e Salerno (289 e 255 Euro rispettivamente).
Al fondo della classifica troviamo invece, tanto per confrontare il profondo distacco numerico, la città di Fermo con solo 86 Euro per ogni cittadino preceduta da Isernia con 91 Euro e Matera con 93 Euro.