Addio alla produzione di pasta Agnesi a Imperia. Lo ha confermato ufficialmente Ulderico Falconi, dirigente del gruppo Colussi, al termine dell’incontro tenutosi presso il pastificio di via Schiva con sindacati e Confindustria.
La produzione di pasta terminerà a Imperia a fine 2016, dopo di che la produzione verrà trasferita in toto a Fossano dove il Gruppo Colussi ha già previsto un importante investimento. Per quanto concerne il personale del pastificio Agnesi, il gruppo Colussi sta lavorando per cercare di reimpiegarlo in produzioni alternative legate a prodotti locali e pasta artigianale.
L’ANNUNCIO DI ULDERICO FALCONI
“E’ stato un incontro positivo nel senso della dialettica. Abbiamo fatto un aggiornamento in merito ai progetti che avevamo già illustrato nel novembre scorso, quando avevamo concordato i contratti di solidarietà. Stiamo portando avanti i progetti, dal percorso museale all’attività dei prodotti tipici liguri che da quest’anno sono sugli scaffali dei supermercati con esiti positivi. Questa potrebbe essere una via per la rioccupazione del personale presso le aziende produttrici. Non ci sono prospettive diverse. Abbiamo comunicato la scelta del sito dove produrre la pasta. Non possiamo assolutamente più produrre pasta a Imperia, perché non è competitiva, non è economica. Abbiamo scelto Fossano, dove abbiamo già predisposto degli investimenti per ampliare il reparto pasta.
A Fossano porteremo la produzione di pasta a termini redditivi per l’azienda. I tempi sono quelli che abbiamo già comunicato al sindacato. Si continuerà a produrre a Imperia sino alla fine del 2016. Speriamo con progetti alternativi di riuscire a garantire l’occupazione per tutti gli attuali addetti. Ci consentiranno di accedere alla cassa integrazione straordinaria per il 2017, anno in cui con i nuovi progetti arriveremo a rioccupare il personale. Produzione a Imperia? Stiamo valutando la tipologia di produzione, prodotti tipici locali, ad esempio trofie. Abbiamo lanciato anche un’altra ricerca su input di Colussi circa la possibilità di attivare una produzione di pasta artigianale che però non potrà essere prodotta nel pastificio di via Schiva in quanto richiede una particolare cura dell’aspetto igienico sanitario. Ci vogliono le camere sterili. Si sta ragionando su una dislocazione comunque a Imperia, anche se come ho detto non in via Schiva”.
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