“Il T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale) respinge il ricorso e condanna i ricorrenti, in solido tra loro, al pagamento delle spese di lite sostenute dall’amministrazione comunale, che liquida in complessivi euro 4000 oltre ad accessori di legge”.
Si conclude così il ricorso presentato dalle Farmacie “Gibelli” e “Novaro” contro la delibera dell’ex giunta tecnica dell’allora sindaco Paolo Strescino che aveva individuato tre macro aree per la futura apertura di altrettante farmacie in ottemperanza del decreto dell’ex Governo Monti “Cresci Italia” che prevedeva l’aumento dei presidi farmaceutici in proporzione alla popolazione, uno ogni 3 mila abitanti.
L’allora assessore Capacci, oggi sindaco, aveva presentato la pratica individuando tre macro-aree che non non sono affatto piaciute alle due Farmacie, probabilmente per la loro possibile concorrenza. Le macro aree individuate dall’ex amministrazione sono: lungomare Amerigo Vespucci (lato Monte) dal ponte Ferriere alla piscina comunale compreso il quartiere delle “Ferriere”, Regione Garbella dal campo sportivo sino a Piani e via XXV Aprile dalle carceri sino allo stadio “Ciccione”compresa tutta la zona a monte, “Cascine” incluse.
“Mi fa piacere che l’operato dell’ex giunta tecnica di cui facevo parte – commenta il sindaco Carlo Capacci – abbia trovato un riscontro oggettivo da parte del tribunale amministrativo. Ai tempi ero assessore con delega al commercio e avevo presentato la delibera in base ai criteri di legge e la decisione del T.A.R. ha dimostrato che avevamo preso la decisione giusta”.