Prosegue il braccio di ferro tra Comune di Imperia e Tradeco, nonostante l’azienda pugliese che ha gestito la raccolta rifiuti nel comprensorio imperiese abbia rescisso ormai oltre 6 mesi fa il contratto di appalto. Il contenzioso riguarda Tfr e tredicesime per quel che concerne le buste paga dei dipendenti nei mesi di luglio e agosto 2015, gli ultimi della Tradeco a Imperia.
I lavoratori, dopo mesi di richieste e appelli inascoltati, hanno deciso di rivolgersi, tramite i sindacati, a un ufficio legale per far partire i decreti ingiuntivi. Decreti ai quali in un primo momento la Tradeco non si era opposta. L’azienda pugliese, però, dopo che il giudice del Tribunale del Lavoro di Imperia ha accolto i decreti, rendendoli esecutivi, ha deciso di presentare ricorso.
Il motivo? I legali della Tradeco ritengono che la società di Altamura non sia tenuta a pagare alcunché agli ex lavoratori, ma che al contrario spetti al Comune saldare le spettanze arretrate.
Nel dettaglio, sia nei ricorsi in opposizione ai decreti ingiuntivi, sia nelle istanze di revoca e/o sospensione proposti dalla Tradeco al Tribunale di Imperia Sezione Lavoro, si legge che è il Comune “l’unico e vero destinatario dell’obbligazione di pagamento agli ex dipendenti del saldo delle somme riportate in busta paga di luglio […] e delle somme riportate in busta paga di luglio e agosto”.
La Tradeco chiama dunque in causa il Comune di Imperia affinché, si legge ancora nei ricorsi, sia “condannato a pagare direttamente a ciascun ex lavoratore detto saldo di luglio e agosto […] ovvero, in via del tutto subordinata, a pagare le stesse somme a Tradeco Srl a titolo di garanzia”.
Il Comune di Imperia ha deciso di resistere in giudizio in quanto, come più volte ribatto dal Sindaco Carlo Capacci, ha sempre sostenuto che nell’accordo rescissorio vi fosse chiaramente specificato che il pagamento di TFR e tredicesime sarebbe dovuto spettare alla Tradeco.
Insomma, la querelle tra Comune di Imperia e Tradeco sembra non finire mai, con buona pace di cittadini, che vedono continuamente sfumare soldi pubblici in spese legali, e degli ex lavoratori Tradeco, ancora in attesa delle spettanze arretrate dovute.