Si avvicina l’ora X per i titolari di posto barca destinatari delle ingiunzioni di sgombero inviate dalla Go Imperia, società partecipata del Comune incaricata della gestione del porto turistico del capoluogo Ligure. I titolari di posto barca hanno infatti sette giorni di tempo per sgombrare lo specchio acqueo che, secondo la Go Imperia, occuperebbero abusivamente. In caso contrario scatterà il sequestro del posto barca e delle eventuali imbarcazioni presenti in loco e una denuncia per occupazione abusiva di suolo demaniale e per truffa ai danni dello stato in caso di sub affitto del posto barca a soggetti terzi.
Una situazione intricatissima a cui si è arrivati per via del mancato accordo tra la Go Imperia e i titolari di posto barca sul pagamento degli oneri di gestione e sulla sottoscrizione di un contratto di locazione, necessario per mantenere il posto barca, secondo la società partecipata del Comune, a seguito della decadenza della concessione in capo alla Porto di Imperia s.p.a. e di un rilascio di una nuova concessione alla Go Imperia. Il termine di sette giorni scadrà per alcuni titolari di posto barca già nella giornata di venerdì 9 febbraio e per altri la prossima settimana.
Unica soluzione per i titolari di posti barca, per non incorrere in sequestri e denunce, sembra essere quella di trovare un accordo con la Go Imperia, in modo tale da regolarizzare le posizioni ritenute illegittime. A riguardo, un accordo sembra già essere stato trovato dall’associazione di titolari di posto barca “Assoporto”, mentre per quel che concerne l’APPI le trattative sembrano essere ancora in alto mare.
In caso di mancato accordo tra i titolari di posto barca e la Go Imperia si profilerebbe l’ennesimo braccio di ferro giudiziario, con conseguenze drammatiche non solo per i titolari di posto barca, ma anche per i Comune di Imperia.
ECCO LE INGIUNZIONI DI SGOMBERO E LE CONTESTAZIONI DELLA GO IMPERIA AI TITOLARI DI POSTO BARCA
La Go Imperia, nel dettaglio, contesta ai titolari di posto barca che le imbarcazioni di loro proprietà a seguito di un “attento censimento” risultano “abbandonate” e che lo stato di abbandono è portatore di “concreti pericoli per la navigazione, l’incolumità pubblica e la integrità ambientale“. La società partecipata del Comune di Imperia chiede “nel termine massimo di 7 giorni lo sgombero dello specchio acqueo abusivamente occupato, compresi accessori presenti nel porto della Città“, annunciando che “in caso di inottemperanza si procederà di ufficio a spese dell’obbligato”.