“La telenovela dello spostamento a monte della rete ferroviaria S. Lorenzo-Andora continua. Le Ferrovie dello Stato hanno annunciato che la data prevista del giugno 2016 verrà spostata all’autunno”. A scriverlo è Pippo Manduca di Diano Futura, con una nota stampa.
“Per chi ha un po’ di dimestichezza con politica e burocrazia, fatta di annunci, può benissimo scommettere su ulteriori rinvii. La causa di tutto questo sarebbe imputabile al ritardo accumulato per l’attivazione delle stazioni e soprattutto alla mancanza di una funzionale viabilità di collegamento alla stazione del dianese, ubicata nel comune di Diano S.Pietro.
Ma qui, è bene precisarlo, le responsabilità sono riconducibili all’Amministrazione Comunale di Diano Marina e comuni limitrofi. Oggi è ridicolo lamentarsi che “non esiste neppure una stima dei costi per avviare il cantiere”. In cinque anni di amministrazione c’era tutto il tempo per predisporre in collaborazione con gli altri comuni e con gli Enti interessati (FFSS, Regione ,ecc)un piano organico da mettere in atto ancor prima del via libera ai doppi binari.
Sappiamo, tuttavia, che in precedenza esisteva un progetto di collegamento che è stato dimenticato . Oggi, presi dall’ansia, ci si sveglia dal letargo e si sente parlare di un progetto che ha il suo fulcro nella sede dove attualmente esiste il sottopasso di collegamento tra via Campodonico e via Saponiera; ma, ciò potrà essere attuato solo dopo lo spostamento degli attuali binari: il che vuol dire dopo qualche anno.
Nel frattempo come si arriva alla stazione con i bus turistici? Noi propendiamo (e lo faremo subito se i cittadini ci daranno il consenso ad amministrare ) per la riesumazione del vecchio progetto risalente addirittura al 2006 da parte della Regione Liguria, dimenticato e abbandonato, che consiste , con la costruzione di un ponte (anche provvisoriamente di tipo Bailey) nel collegamento di via Rossini con le provinciali di Diano S.Pietro e Diano Castello a monte dell’attuale guado in località Isola. Tutto ciò si potrebbe fare in pochissimo tempo e forse prima dell’inaugurazione del raddoppio”.