23 Novembre 2024 16:05

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23 Novembre 2024 16:05

IMPERIA. MINACCE, FURTI E REGISTRI BUTTATI DALLA FINESTRA ALL’IPC. I GENITORI SCRIVONO AL PROVVEDITORE: “I NOSTRI FIGLI HANNO PAURA DI ANDARE A SCUOLA…”/LA LETTERA

In breve: E' un quadro desolante e preoccupante quello descritto da alcuni genitori della classe 1ª B dell'Ipc di Piazza Ulisse Calvi a Imperia IN una lettera recapitata venerdì 18 febbraio, al Provveditore agli Studi Franca Rambaldi

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Verbali strappati di mano, minacce, furti in classe, effetti personali e registri che volano giù dalla finestra, studenti che hanno paura di andare a scuola e che hanno chiesto il trasferimento. E’ un quadro desolante e preoccupante quello descritto da alcuni genitori della classe 1ª B dell’Ipc di Piazza Ulisse Calvi a Imperia (dove è avvenuta la lite shock oggetto di un articolo pubblicato dal nostro giornale) in una lettera recapitata venerdì 18 febbraio, al Provveditore agli Studi Franca Rambaldi. Una missiva con la quale i genitori chiedono la convocazione di una “riunione dove tutti insieme Genitori, Preside, Professori e Provveditorato ci si possa confrontare e trovare delle soluzioni per poter garantire ai nostri figli il diritto allo studio, ed ai professori il diritto di poter lavorare in un ambiente normale”.

Salve, Sig Provveditore, siamo un Gruppo di genitori che hanno i figli a scuola presso l’istituto professionale “U. Calvi” I.P.S.S.C.T. e più precisamente nella classe 1°B. Da tempo oramai lamentiamo una situazione divenuta insostenibile, già dall’inizio dell’anno difatti, la classe è continuamente disturbata da alcuni ‘studenti’ indisciplinati che non permettono lo svolgimento delle lezioni. Noi ci siamo più volte rivolti al Preside che ogni volta ci ha risposto di avere le mani legate e di non poter fare di più, se non sospendere i Ragazzi per brevi periodi, ma al loro rientro di fatto nulla cambia. La rappresentante di classe eletta all’inizio dell’anno ha rassegnato le dimissioni per iscritto, dopo la prima assemblea, perché al termine della stessa le venivano strappati di mano i verbali e la stessa veniva minacciata fisicamente e le si diceva che qualora avesse scritto qualcosa su quello che succede in classe, l’avrebbero caricata di botte. La stessa presentava le sue dimissioni per iscritto al Preside, ma nulla è successo, e i teppistelli continuano a fare i loro comodi. 

Alcuni giorni dopo, a parte le continue scene di inciviltà di ogni giorno, una Professoressa si vedeva buttare il registro e alcuni effetti personali giù dalla finestra. Soluzione ? La finestra veniva immediatamente sigillata con le viti, e i teppistelli continuavano. Non si contano più le volte in cui sono spariti i soldi in classe , ma non c’e mai stato un provvedimento più importante. Un paio di ragazze esasperate hanno ottenuto il trasferimento ad un’altra scuola, ma le chiediamo è forse questa la soluzione ?

Durante l’assemblea straordinaria della scorsa settimana, dove avremmo sperato di incontrare anche un Suo Preposto,  erano presenti il Preside, alcuni Genitori, i Professori e anche la rappresentante di Classe suo malgrado invitata, forse perché le dimissioni scritte sono andate perdute in qualche cassetto della Presidenza? Durante questo incontro sia i genitori presenti, ma credo anche i Professori si sono resi conto dell’immobilità del Preside di fronte a questa situazione, infatti abbiamo chiesto di poter essere invitati alla successiva riunione in Provveditorato dove sono stati convocati i genitori degli ‘indisciplinati’ , ma nulla è cambiato. 

Noi avevamo in tale occasione ampiamente espresso la nostra preoccupazione perché di fronte a questi continui episodi  la tensione in classe è diventata altissima. I nostri figli hanno paura di andare a scuola e non si sentono ne motivati ne tantomeno protetti , ma anche i professori sono esasperati da questa battaglia giornaliera, perché di questo si tratta, alcuni ‘studenti’ in classe non rispettano alcuna regola, si alzano, disturbano in continuazione, rispondono costantemente e in maniera maleducata, rubano , minacciano gli altri e non permettono che in classe si possa fare lezione, ma perchè permettiamo che tre o quattro elementi mettano a ferro e fuoco la scuola senza intervenire, perché ci scandalizziamo se un bel giorno un Professore perde la pazienza, e urla nello stesso linguaggio con il quale viene preso in giro da questi teppistelli ogni giorno dall’inizio dell’anno?

Quando abbiamo scelto questo Istituto non pensavamo che queste cose fossero permesse , Speriamo che Lei prenda in considerazione Questa Nostra lettera, chiediamo che venga indetta una Riunione dove tutti insieme Genitori, Preside, Professori e Provveditorato ci si possa confrontare, e trovare delle Soluzioni per poter garantire ai Nostri Figli il diritto allo Studio, ed ai Professori Il Diritto di poter lavorare in un ambiente normale, non dei migliori per carità ma Per lo meno normale. Rigraziamo anticipatamente per la pazienza riservataci. Alcuni Genitori.

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