“Cittadini imperiesi, popolo del centrosinistra, udite udite “il PD c’è!”, come direbbe Guido Meda in una delle sue più appassionanti telecronache di motomondiale”. A scriverlo è Gian Franco Grosso (Imperia Bene Comune), in merito alle 10 proposte presentate dal Partito Democratico al sindaco di Imperia, Carlo Capacci, per migliorare la città.
“Dopo quasi tre anni di latitanza, dopo un lungo letargo amministrativo, improvvisamente il pachiderma si è svegliato! I dirigenti del Partito Democratico d’un tratto si sono accorti di essere al governo della città di Imperia e, miracolo, hanno notato anche che qualcosa non funziona.
Per l’amor del cielo però, non esageriamo, nulla di così grave: semplicemente non c’è più la maggioranza in consiglio comunale, la città è imbestialita, i portorini più miti giocano a freccette con la foto del vicesindaco, il Sindaco ha mandato via i dissidenti perdendo la leadership della sua Imperia Cambia, in compenso è diventato il leader del famosissimo partito c.d. “Gruppo Misto”, l’Ex Laboratorio ha cambiato 4 volte nome per giustificare ancora la sua presenza in maggioranza, è stato più volte cambiato l’ordine dei fattori, ops assessori, ma il prodotto non è mai cambiato.
E allora in via S. Giovanni si sono arrabbiati e hanno dettato le tavole della legge, i dieci comandamenti, hanno fatto finalmente l’inventario di ciò che non funziona. La politica delle luminarie portata avanti dal capogruppo del PD in questi anni non è sembrata sufficiente, le poltrone accaparrate nei vari Enti disponibili, dal Collegio dei revisori della Fondazione Carige alla bocciofila di corso Rooswelt, non ha pagato………oddio salvo qualcuno!
Dunque, bando alle ciance, leggiamoli questi punti:
1) bisogna trovare più fondi sui servizi sociali, perché la gente sta male, siam mica qui a pettinar la bambole! Ma scusatemi, l’assessore ai servizi sociali non è Risso, del PD?
2) bisogna dare una sferzata alla politica viabilistica, non va mica bene così il piano della sosta! Premesso che tutto quello proposto dal PD è già stato portato avanti da altri gruppi tra cui il nostro, discusso e condiviso in commissione III, quindi è leggermente in ritardo, mi domando ma la viabilità non è stata sino all’altro ieri di Zagarella, del PD?
3) i vigili urbani vanno utilizzati per il controllo del territorio, non come impiegati amministrativi! Bene, parlatene con il vostro assessore di riferimento De Bonis.
4) affrettiamo i tempi per l’acquisto del Porto e trasformiamo la Go Imperia in questa benedetta Multiutility! O ma allora è una persecuzione, ce l’avete proprio con il vostro vice sindaco Zagarella! E’ lui oggi l’assessore al porto e si occupa anche della Go Imperia, parlatevi!
5) le attività economiche sono in sofferenza, i commercianti non ce la fanno più ad andare avanti, coinvolgiamoli anche per l’arredo urbano. A proposito lo sapete che se continuiamo così finisce che magari, forse, può darsi, che l’Agnesi chiuda? Ma scusatemi, lo so che sono un rompiballe, ma l’assessore al commercio e attività produttive non è la Chiarini, del PD? Come mai non si muove e non si sente sulla questione Agnesi? Come mai con i commercianti di via Cascione ci parlano solo Paolo Re e Casano? “Mistero” cantava Ruggeri!
6) se vogliamo fare cultura bisogna mettere a norma il teatro Cavour, miseriaccia! Bene, vorrei sommessamente ricordare che nell’ultima variazione di bilancio di novembre, quando noi di Imperia Bene Comune abbiamo proposto di stanziare i famosi 450.000 € recuperati dalla ricontrattazione dei mutui in parte o tutti sul Cavour, la capogruppo del PD ci ha risposto che non si possono fare le nozze con i fichi secchi.
Preferisco fermarmi qui perché non vorrei che qualche lettore rischiasse di confondere il consiglio comunale di Imperia con una commedia di Govi o, ancor peggio, con una rappresentazione del teatro dell’assurdo. Il titolo potrebbe essere “il PD scrive a se stesso”oppure “mi fustigo ergo sum”!
Chi lo sa, magari si è svegliato veramente il PD e domani anche Renzi fa outing e decide di scrivere alla Presidenza del Consiglio indignato del fatto che il Governo vuole togliere le pensioni di reversibilità, che si è fatta una legge elettorale vergognosa, che la costituzione non si tocca e che sarebbe necessario eliminare gli sprechi cominciando a ridurre gli stipendi e i privilegi dei parlamentari o, magari, riducendo le pensioni d’oro, anziché continuando a umiliare famiglie e lavoratori.
La speranza è l’ultima a morire, perché dignità e decenza hanno già segnato il passo”.