“Et voilà… Un altro milione di euro messo sul piatto! Una presunta boccata d’ossigeno che, miscelata all’idrogeno dei bus, rischia di scatenare una reazione esplosiva. Non bisogna essere né numerologi, né brillanti alchimisti o chimici navigati per rendersi conto che qualcosa non torna nella partita infinita di RT Imperia”. Così Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, con una nota stampa.
“La storia è iniziata almeno sette anni fa, quando Riviera Trasporti rilevò per 1,5 milioni di euro (o almeno così si diceva fino a un anno fa) un’improponibile area da adibire a distributore di idrogeno in valle Armea. Una zona accessibile solo per mezzo di una strettissima e angusta strada, tra muraglioni e case, rimasta abbandonata a se stessa, tra mille sterpaglie e totalmente da riqualificare (ci passava persino un gasdotto) dove nulla è stato mai avviato.
Almeno fino a ieri, quando è arrivata la notizia, annunciata come una “boccata d’ossigeno”, di un altro milione di euro stanziato da Fondazione Carige per rilevare (di nuovo??) quel terreno inservibile e abbandonato. Siamo alle comiche finali!
Quell’area non è altro che il simbolo di un progetto fallimentare, costato già oltre 12 milioni, voluto già dalla prima Giunta Burlando e portato avanti senza sussulti da Toti & C. Il tutto mentre, tra dicembre e gennaio, due dei cinque bus sono tornati al mittente.
Al di là dei numeri, usati come arma di distrazione di massa, su questo progetto si addensano ancora troppe nubi e urge al più presto chiarezza. Ad esempio l’Europa avrebbe dovuto contribuire per 5 milioni, mentre ad oggi, a quanto pare, non ha ancora versato un euro.
E ancora una volta gli abbagli alchemici e i miraggi connessi alle nuove tecnologie riempiono pagine e titoli di giornale, restano nel silenzio mediatico quelli che invece meriterebbero ogni giorno un titolo in prima pagina: i 300 lavoratori di RT che rischiano di non vedere mai arrivare gli arretrati dovuti in busta paga; ma anche i cittadini imperiesi, che, alle usurate fermate con tanto di orari attaccati con lo scotch, rischiano di non veder mai passare nuovi bus, né a idrogeno, né a trazione tradizionale. Lavoratori e utenti che, oltretutto, rischiano ogni giorno la propria incolumità a bordo dei mezzi pubblici più vecchi e usurati d’Europa.
Ottenuta la convocazione della Commissione su RT per giovedì prossimo in presenza dell’assessore Berrino. E da lui pretendiamo di ricevere, insieme a tutti i cittadini imperiesi, risposte concrete. Non esperimenti da alchimista”.