“Il Governo parla di risolvere i problemi della disoccupazione e della stagnazione economica e poi quando le Regioni lavorano con buon senso, mette i bastoni tra le ruote agli amministratori locali. Proprio non sanno rinunciare a freni e burocrazia ed è per questo che l’Italia non riparte. In questi mesi la sinistra e i signori del no hanno strumentalizzato media e opinione pubblica cercando di impedire l’approvazione di un atto voluto dai liguri e utile al rilancio del lavoro e dell’economia del territorio. Pertanto non ci stupiscono e non ci preoccupano le rilevazioni del Governo che si riferiscono comunque ad aspetti non sostanziali della legge, ma a richieste di precisazioni di natura tecnica”. Risponde così il Governatore della Liguria Giovanni Toti alla notizia dell’impugnativa della legge sul Piano Casa da parte del Governo Renzi.
Nel dettaglio, l’impugnativa è arrivata “in quanto alcune disposizioni, consentendo interventi edilizi in aree tutelate senza prevedere il necessario rispetto delle procedure previste dalla legge statale e dall’ordinamento comunitario, violano la competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e di tutela del paesaggio, di cui all’articolo 117, primo e secondo comma, lett. s), della Costituzione” e “in quanto altre disposizioni, riguardanti l’approvazione di varianti da parte della Regione senza le prescritte autorizzazioni paesaggistiche, violano l’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, che riserva allo Stato la potestà legislativa in materia di tutela del paesaggio”.
“L’impugnativa del Governo nei confronti del Piano Casa non ha comunque messo in discussione la legge nel suo complesso – aggiunge l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola – abbiamo lavorato per mesi, confrontandoci con il territorio e tutte le categorie, facendo un lavoro prezioso, finalizzato a rilanciare una Liguria in ginocchio e a dare speranza a tante famiglie. La demagogia e l’ostilità dei signori del no e della sinistra compatta non fermeranno la nostra volontà di cambiare la nostra regione e di farla uscire dall’immobilismo che l’ha caratterizzata negli ultimi 10 anni. Andremo avanti con senso di responsabilità e determinazione”.