“Non ci voleva un esperto costituzionalista per capire che la legge, così come è stata fatta, era incostituzionale. Glielo avevamo detto in tutti in modi, in aula e fuori, anche con proteste clamorose. Ma non ci hanno voluto ascoltare. Ed ecco il risultato”. Questa la prima reazione del MoVimento 5 Stelle Liguria alla notizia che il Governo ha impugnato il Piano Casa proposto dalla Giunta Toti.
“Era l’unico epilogo che ci si potesse aspettare – proseguono i portavoce M5S liguri – Ma, in fondo, i primi a saperlo erano proprio loro, visto che uno dei nostri emendamenti, bocciato senza nemmeno essere discusso, in spregio ad ogni forma di democrazia, chiedeva proprio di rispettare appieno l’articolo 9 della Costituzione sulla tutela del paesaggio”.
“Il Piano Casa si è rivelato per quello che è realmente: il Piano del Cemento – proseguono i consiglieri pentastellati – Potevamo evitare alla Regione Liguria, oltre ad un’inutile e ingente spesa di denaro pubblico (tra Commissioni e sedute di Consiglio dedicate), anche una brutta figura”.
Ora, con l’impugnazione del Piano Casa da parte del Governo, rischiano di aprirsi scenari imprevedibili nell’applicazione della legge.
“Non solo Toti e Scajola hanno avuto l’arroganza di andare avanti a testa bassa, senza ascoltare nessuno, ma anche scarsa competenza nella stesura del testo. E ora ci ritroviamo nel pieno di un limbo normativo che potrebbe generare effetti imprevedibili, con il rischio di un liberi tutti…”.
“Cementificare un territorio non serve a rilanciare l’economia… Serve a distruggerla! – concludono i consiglieri M5S in Regione – Dopo l’exhibition tour, ora Toti & C. possono passare direttamente all’excuse tour e chiedere scusa a tutti i cittadini liguri!”.