Imperia. Il progetto di riqualificazione di Comune di Imperia e Imperia Sviluppo (società che fa capo alla famiglia Carli) è bene che parta al più presto perché le condizioni in cui versa l’ex Sairo sono disastrose.
Un degrado emerso in tutta la sua gravità ieri, giovedì 25 febbraio, a seguito dell’incendio propagatosi all’interno della struttura, da anni in stato di abbandono.
Quelle che un tempo erano le guardiole sono invase da rifiuti di vario genere, da materassi a generi alimentari, da vestiti a passeggini, sino a pentole e coperte. All’interno trovano rifugio vari clochard, uno dei quali è stato trovato da Polizia Municipale e Carabinieri nel corso del sopralluogo seguito all’incendio. Dentro la struttura vera e propria, poi, ci sono ex uffici trasformati in rifugi di fortuna, anche in questo caso invasi da rifiuti di ogni genere.
Una situazione disastrosa, pericolosa non solo per quanto concerne la sicurezza, ma anche la sanità pubblica.
Le responsabilità dell’ex Sairo sono da suddividere tra Comune di Imperia e Imperia Sviluppo. Nel dettaglio il Comune è proprietario della struttura, mentre l’Imperia Sviluppo di tutta l’area circostante. Entrambi, al di là della bontà del progetto di riqualificazione, sono chiamati a un intervento di bonifica dell’intera zona.
La ex Sairo non è l’unico stabile abbandonato, diventato una dimora permanente dei senzatetto. Stessa situazione anche presso le ex Ferriere, dove pochi mesi fa era scoppiato un incendio sempre a causa di un fuoco acceso da alcuni clochard per riscaldarsi, e presso l’ex Italcementi.
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