28 Dicembre 2024 01:35

28 Dicembre 2024 01:35

LEGALIZZAZIONE MARIJUANA. LA REGIONE LIGURIA CI PENSA – Scajola: “Inaccettabile, le priorità sono ben altre”

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La Regione Liguria soffre di problemi importanti e di vario genere, dalla disoccupazione giovanile che è tra le più alte in Italia, alla Sanità che vive criticità pesanti e non ultimo la difficile situazione vissuta da tanti cittadini e tanti amministratori comunali conseguente alle forti piogge che hanno creato danni su tutto il territorio. Appare incredibile che, invece di concentrarsi su temi che toccano il lavoro, i giovani, le famiglie,l’economia della Liguria, la Giunta regionale di centro sinistra dibatta se legalizzare o meno la marijuana”.
Così dichiara Marco Scajola, vice presidente del Gruppo regionale di Forza Italia che prosegue: “Addirittura si legge che la Giunta potrebbe presentare una proposta di legge da approvare in Consiglio regionale. Sia chiaro che per noi questo argomento è inaccettabile, non affrontabile, le priorità sono ben altre e riteniamo che l’ipotesi di legalizzare le droghe vada contro a quei principi educativi, etici, morali e formativi che vogliamo che i nostri figli apprendano. Per non parlare dei danni alla salute che tali sostanze recano alle persone”.

Inviterei quindi la Giunta tutta – continua l’esponente di Forza Italia – a dedicarsi a tematiche più importanti e sentite dalla gente, in particolare all’assessore Rossi, che ha la delicata delega allo Sport, di lavorare per far aiutare a crescere un settore qual’è quello dello sport ligure che possiede enormi potenzialità e che necessità di maggiori attenzioni da parte dell’ente regione”.

Infine fa proprio sorridere il fatto che l’Assessore allo Sport, ovvero colui il quale dovrebbe trasmettere e condividere principi e valori che mettono in primo piano la salute fisica e mentale dei giovani si concentri su questioni come la legalizzazione della droga. Auspico che tale tema non entri neanche nelle sale della Regione perché troverebbe la netta opposizione di Forza Italia”, conclude Marco Scajola.

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