“Le conclusioni a cui è giunto l’ avvocato generale della Corte di Giustizia Ue, Szpunar in merito alle concessioni per i balneari, sono molto gravi, lesive della storia dell’Italia e delle sue tradizioni. A questo punto auspichiamo una forte reazione del Governo italiano che deve tutelare le oltre 30mila imprese balneari che non possono essere trattate così”. Lo dice l’assessore al demanio della Regione Liguria e coordinatore del tavolo interregionale delle regioni non appena appresa la notizia sulle conclusioni dell’avvocato generale della Corte Suprema relativamente al periodo della durata delle concessioni.
“L’Unione Europea non conosce la storia e le tradizioni dell’Italia – dice Scajola – pertanto, a questo punto, auspichiamo una forte reazione da parte del Governo Italiano che fino ad oggi è stato assente, così come avvenuto in Spagna, per tutelare il lavoro degli operatori balneari che non possono essere trattati così. Se lo Stato italiano non dovesse intervenire e tutelare le sue aziende che da anni investono, la Liguria è pronta a muoversi autonomamente per difendere un patrimonio, anche economico che non può essere buttato via dai burocrati della UE”.