“Dobbiamo prendere atto, ahimè, che le inchieste, le indagini fatte con poca professionalità, mirate, con superficialità, hanno portato a un gioco politico“. E’ durissimo il commento dell’ex Ministro Claudio Scajola alla sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato, considerandolo illegittimo, lo scioglimento del Comune di Ventimiglia per infiltrazioni mafiose.
Le dichiarazioni di Scajola sono arrivate a margine di un incontro con i “fedelissimi” tenutosi questo pomeriggio presso l’Hotel Rossini. Tra i presenti, tra gli altri, Gianni Giuliano, Ivo De Michelis, Luigi Sappa, Giacomo Raineri, Enzo Amabile, Angelo Dulbecco, Giovanni Ballestra, Luigino Dellerba, Franco Amoretti, Massimiliano Ambesi e Gianluca Gramondo.
Scajola, prima dell’incontro, ha rilasciato una lunga intervista, toccando diversi argomenti, dalla sentenza del Consiglio di Stato sullo scioglimento del Comune di Ventimiglia alle elezioni di Diano Marino sino alla situazione politico-amministrativa di Imperia.
IL CONSIGLIO DI STATO HA ANNULLATO LO SCIOGLIMENTO PER MAFIA DEL COMUNE DI VENTIMIGLIA
“È successo quello che ho sempre sostenuto e cioè che in questa terra gli amministratori pubblici e la popolazione non sono infiltrati dalla criminalità organizzata. Ci sono aspetti di criminalità, come in tutte le province d’Italia, ma i nostri amministratori non hanno mai subito condizionamenti da parte della criminalità organizzata. L’ho detto fin dal primo giorno, cinque anni fa. Le sentenze lo ribadiscono, non solo perché sostengono l’assoluta illegittimità dello scioglimento, ma sia per Bordighera che per Ventimiglia dicono che non c’è nessuna prova e nemmeno nessun indizio che ci potesse essere un condizionamento”.
Perché? E allora vi do una risposta, con dei numeri. Io mi sono dimesso a maggio 2010. Due mesi dopo c’è stata l’inchiesta sul porto turistico di Imperia con un clamore mediatico spaventoso che ha bloccato una città, un territorio, che ha fermato la crescita e la prospettiva di sviluppo. Anche quell’inchiesta è finita con un processo a Torino che ha assolto tutti gli imputati. Dopo due mesi c’è stata la Commissione di accesso al Comune di Bordighera, dopo due mesi il Prefetto che era a Imperia da un anni, quindi in un modo assolutamente eccezionale, inusuale, è stato richiamato. Aveva espresso la sua contrarietà allo scioglimento del Comune di Bordighera, in quanto non aveva ravvisato nessuna infiltrazione. Dopodiché c’è stato lo scioglimento di Bordighera, la Commissione di accesso a Ventimiglia, poi lo scioglimento del Comune di Ventimiglia.
Da allora la storia di questa provincia è sembrata più la storia di una provincia che andava in qualche modo repressa con la ghigliottina e con il regime del terrore, danneggiando l’economia del nostro territorio. Tutto questo cosa ha portato? Tutte queste amministrazioni comunali sull’onda di questa scia scandalistica sono state giocate politicamente in maniera diversa. Dobbiamo prendere atto ahimè che le inchieste, le indagini fatte con poca professionalità, mirate, con superficialità hanno portato a un gioco politico, mentre ritengo e riterrò sempre finché avrò vita che la politica si fa sul confronto delle idee e dei programmi, non cercando o procurando disgrazie altrui”.
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“Le commissioni di accesso e lo scioglimento dei Comuni sono stati decisi contro il parere del Prefetto di allora che è stato spostato su proposta del Ministro dell’Interno, che era Maroni, e, ahimè, con un’influenza, che mi pare sia evidente, della sua collaboratrice di allora che era la dottoressa Viale”.
https://www.youtube.com/watch?v=DC2r_uTZIbM
LA VIALE PREMIATA DA TOTI CON LA VICEPRESIDENZA DELLA REGIONE
Si, mi pare che lo faccia anche bene, ma non dobbiamo confondere. Il linguaggio in politica deve tornare ad essere serio. Io parlo di fatti. I fatti sono che il commissariamento di Bordighera è stato opera del ministro Maroni, che il trasferimento del Prefetto, che era contrario, è stato opera del Ministro Maroni e che la dottoressa Viale era la principale collaboratrice e quindi informatrice delle realtà di questo ponente Ligure presso Maroni. Il resto è un’altra cosa”.
IL MINISTRO ALFANO HA DECISO DI NON SCIOGLIERE IL COMUNE DI DIANO MARINA
“Credo che la lezione dei Comuni precedenti e delle sentenze avvenute abbia, per fortuna, fatto capire che prima di sciogliere un Comune eletto democraticamente ed eletto dai cittadini bisogna pensarci molte volte”.
ALLEANZA CON LA LEGA NORD A DIANO MARINA
“Un’alleanza con la Lega? Guardi, io cambierei discorso se parliamo non delle grandi città, Milano, Torino, Roma o Napoli, dove è un voto di fatto molto politico, conta il candidato, perché sono realtà di milioni di abitanti.
In questa provincia si vota in 21 Comuni, sono tutti Comuni piccoli, Diano Marina che è il più grosso è anch’esso un Comune piccolo, io sono dell’avviso che si debba parlare di liste civiche e non di visioni di differenze ideologiche. Cerchiamo i migliori che sono i più capaci ad amministrare questi territori, sono cose diverse dalle elezioni politiche perché sono piccoli Comuni dove conta chi ne ha voglia, chi è capace e chi sa risolvere i problemi”.
LA SITUAZIONE DEL PARTITO FORZA ITALIA
“L’altro giorno su La 7 ho detto Forza Italia con il punto interrogativo, in parte per me e in parte per Forza Italia nel senso che Forza Italia non c’è, non si vede e bisogna rimetterla in piedi, non è possibile pensare che si debba finire o con Renzi o con Grillo. Il rapporto con la Lega ci può essere se il centro moderato, Forza Italia 2.0, diventa il partito principale non quello a rimorchio”.
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