Trasferta andata male a G.G., 54enne originario della provincia di Napoli che nel tentativo di mettere a segno la sua specialità, la truffa, nella mattinata di oggi 26 febbraio, si è spinto a circa mille chilometri di distanza dal luogo di origine, e da dove un provvedimento dell’a.g., emesso a seguito di ulteriori episodi di truffe consumate a fine gennaio in provincia di Firenze, lo obbligava a rimanere.
Sicuramente quando è partito non si aspettava l’epilogo odierno, ma che qualcosa non era come aveva immaginato avrebbe potuto capirlo subito. Infatti già alle ore 10, quando è entrato nel primo ufficio postale, quello di San Bartolomeo al Mare, per attuare la prima truffa, consistente nell’incassare rimborsi emessi dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di cittadini di comuni della provincia di Avellino, su dichiarazioni dei redditi, il cassiere insospettitosi lo ha costretto alla fuga abbandonando la carta d’identità risultata poi falsa e documenti attestanti il credito, il tutto recuperato dai Carabinieri di Diano marina.
Nonostante l’insuccesso iniziale il truffatore, non di primo pelo, poiché risultato gravato da una lunga serie di precedenti analoghi, ha continuato nel suo disegno criminoso spostandosi da un ufficio postale all’altro, e riuscendo in alcuni casi a consumare la truffa ed incassare il rimborso. Le forze dell’ordine, alla notizia di quanto stava accadendo si mettevano alla ricerca, agevolati anche dalle segnalazioni che provenivano da singoli impiegati degli uffici postali sui numeri di pronto intervento di Carabinieri e Polizia.
Alle 13.00 circa, quando l’uomo è entrato nell’ufficio postale di Dolcedo pensava di passare inosservato, non sapendo che la sua fama l’aveva preceduto, e l’impiegata, insospettita dalla provenienza (risultata poi falsa così come il documento su cui era trascritta), ha subito allertato il vigile urbano presente in piazza che ha fermato l’uomo, richiedendo il supporto dei Carabinieri della stazione del maresciallo Bertolino.
I militari, già attivati per le ricerche si sono portati presso l’ufficio postale giungendo unitamente alla Polizia Postale, diretta dall’Ispettore Ivan Bracco, che già dalla mattina era sulle tracce del truffatore. L’uomo, portato presso gli uffici dell’Arma veniva compiutamente identificato, mentre nell’attesa di ricevere dati certi sull’identità crescevano le notizie di truffe tentate e consumate. Dieci in tutto gli episodi di cui 5 andati in porto per un vantaggio economico di circa 2.500 euro. Tutti gli elementi raccolti consentivano agli operanti di procedere d’intesa con il sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Imperia, dott.ssa Marrali, al fermo di indiziato di delitto per i reati di truffa continuata e ricettazione in relazione ai falsi documenti in possesso.