Sono andate entrambe deserte le aste predisposte dal Comune di Imperia la cessione delle quote azionarie dell’Autostrada dei Fiori Spa e dell’Autostrada Albenga-Garessio-Ceva.
AUTOSTRADA DEI FIORI
Nel dettaglio, il Comune di Imperia detiene attualmente in Autostrada dei Fiori S.p.A. una partecipazione azionaria pari a circa lo 0,88% del Capitale sociale, essendo proprietario di n. 713.138 azioni del valore nominale unitario di 4 euro, per un valore nominale complessivo di 2 milioni e 852.552 euro, su un totale di 81.250.000 azioni, pari a un capitale sociale di €325 milioni di euro.
Il Consiglio Comunale, recependo il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate, ne ha dettato gli indirizzi di attuazione, prevedendo, in ordine alla partecipazione diretta dell’Ente in Autostrada dei fiori Spa, la dismissione dell’intero pacchetto detenuto con procedura ad evidenza pubblica al prezzo base unitario di 5,12 euro, stimato sulla scorta dei valori di mercato rilevabili dalle gare recentemente esperite da altri azionisti pubblici (Provincia di Imperia, Comune di Sanremo, Comune di Savona).
AUTOSTRADA ALBENGA-GARESSIO-CEVA
Il Comune di Imperia detiene attualmente in Autostrada Albenga Garessio Ceva SPA una partecipazione azionaria pari al 3,50% del Capitale sociale, essendo proprietario di 21.000 azioni con valore nominale unitario di 1 euro per un valore nominale complessivo di 21.000 euro su un totale di 600.000 azioni, pari a un capitale sociale di € 600.000 euro.
Il Consiglio Comunale, recependo il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate, ne ha dettato gli indirizzi di attuazione, prevedendo, in ordine alla partecipazione diretta dell’Ente in Autostrada Albenga Garessio Ceva SPA, la dismissione del pacchetto detenuto, tramite acquisizione di eventuali manifestazioni di interesse all’acquisto da parte degli altri azionisti o della stessa società e, in via residuale, alienazione tramite procedura aperta, fatti salvi i diritti di prelazione previsti dallo statuto, con valutazione del valore della quota posseduta sulla base del valore di liquidazione delle quote approvato dall’assemblea per gli azionisti esercitanti il recesso (13 euro per azione), salvo eventuale deliberazione nel frattempo intervenuta da parte dell’assemblea di scioglimento e messa in liquidazione.