“Leggiamo sui media il succedersi degli avvenimenti che ruotano intorno alla sempre più intricata vicenda dell’”acqua pubblica” e riteniamo doveroso, visto che siamo stati chiamati in causa, precisare e ribadire alcuni concetti”. A scriverlo sono i lavoratori AMAT con una nota stampa.
“- continueremo a fare tutto il possibile e anche di più per tutelare e salvaguardare il nostro posto di lavoro e conseguentemente la qualità del servizio da rendere alla cittadinanza,
– non ci facciamo strumentalizzare da nessuno. Le parole, di chicchessia, non ci convincono più, ammesso che lo abbiano mai fatto. Le nostre argomentazioni sulla situazione sono il frutto dell’analisi oggettiva del dato di fatto e riguardano esclusivamente questioni correlate all’espletamento del servizio a fronte di realizzazioni e produzioni opinabili o addirittura mancanti,
– le preoccupazioni per il nostro futuro e per i nostri stipendi sono ben più datate e comunque prescindono dall’attuale recente contenzioso tra Amat e Rivieracqua, relativo alla fornitura di acqua per i comuni del golfo dianese,
– nel merito di quest’ultimo aspetto, riteniamo che sia una situazione spiacevole che mal si coniuga con lo spirito che dovrebbe contraddistinguere il rapporto tra noi lavoratori e il nostro futuro datore di lavoro.
Dalla lettura degli altri contenuti degli articoli comparsi sui giornali locali, emergono, sempre più, le reali difficoltà che incontra la realizzazione del progetto referendario. Le cose purtroppo non vanno nel verso che auspicavamo con la nostra lettera del 12 gennaio inviata a tutti gli addetti del settore; ovvero verso una soluzione condivisa e celere.
Ringraziamo i Sindaci dei comuni di Imperia e di Taggia che, aderendo alla nostrarichiesta di riscontro palesata in missiva, ci hanno ricevuto e hanno ascoltato le nostre argomentazioni; inoltre, per quanto riguarda il nostro comune, abbiamo apprezzato la decisione di soddisfare la nostra richiesta di portare in discussione, in un Consiglio Comunale monotematico, la problematica.
E’ sintomatico di una situazione molto confusa e ormai giunta al collasso, il fatto di non aver avuto ancora riscontro, nonostante il prodigarsi del Dirigente dell’EGA, da parte della Provincia di Imperia che è il soggetto più titolato nel merito. I lavoratori Amat riunitisi in assemblea riconfermano in toto i contenuti della loro nota e comunicano che, pur restando in attesa delle risultanze della discussione che si terrà nel CC di Imperia, hanno deciso di chiedere un incontro al Prefetto”.