23 Novembre 2024 13:42

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23 Novembre 2024 13:42

IMPERIA. IL CONSIGLIO APPROVA L’ADESIONE ALLA STRATEGIA “RIFIUTI ZERO”, MA SCOPPIA LA POLEMICA NELLA MAGGIORANZA/ECCO PERCHE’

In breve: Il Consiglio Comunale di Imperia ha approvato ieri, non senza polemiche, l'adesione del Comune alla strategia "Rifiuti Zero". L'approvazione è arrivata con il voto favorevole di quasi tutta l'assise consiliare a parte i quattro consiglieri di Imperia Cambia...

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Il Consiglio Comunale di Imperia ha approvato ieri, non senza polemiche, l’adesione del Comune alla strategia “Rifiuti Zero”. L’approvazione è arrivata con il voto favorevole di quasi tutta l’assise consiliare a parte i quattro consiglieri di Imperia Cambia, Paolo Re, Ester D’Agostino, Susanna Palma e Natalia Riccò, che si sono astenuti. 

La discussione è stata molto accesa, con momenti di profonda tensione, in particolare tra Re, Riccò e il capogruppo di Imperia Bene Comune Gianfranco Grosso, grande esperto del settore in quanto funzionario del settore ambiente della Provincia di Imperia.

“Purtroppo nei giorni scorsiha tuonato Re, nel corso del suo intervento abbiamo avuto modo di leggere la pesante bocciatura da parte della Commissione Parlamentare in relazione all’assoluzione in itinere in Provincia per lo smaltimento dei rifiuti. Sembra che il biodigestore nasca assolutamente obsoleto e sovradimensionato, con una sostenibilità economica garantita solo con l’aumento delle tariffe e con l’arrivo da fuori regione di spazzatura, con relativo traffico di camion in tutta la provincia.

In più l’impianto sarà molto costoso, basti pensare che l’analogo impianto di Chivasso costa 20 milioni di euro in meno e tratta quanto volte la quantità di rifiuti rispetto a quello progettato a Imperia. Ma non è tutto, la natura dell’impianto appare in contraddizione con l’obbiettivo del vero riciclaggio, in quanto le norme la quantità di materia residua sarà bruciata o fuori provincia, con conseguente notevole aumento dei costi, o in provincia con relativo inquinamento e gravi rischi per la salute.

Dovremmo andare verso la scelta dei ‘rifiuti zero’ , ma la verità è che questa delibera non va in questo senso a causa di molte imprecisioni e indeterminatezze. Il vero obiettivo non pare essere il riciclaggio ma piuttosto uno smaltimento e un incenerimento costosi e pericolosi”

ECCO IL TESTO DELLA DELIBERA APPR.OVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA DI:

1. Di intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” introducendo sistemi di raccolta differenziata intensiva aderenti ai principi della raccolta domiciliare, e stabilendo come obiettivi nel più breve tempo possibile il raggiungimento del 65 % di raccolta differenziata, e, per il 2018, il 75 % di RD, prevedendo, per gli anni a seguire, una minimizzazione progressiva del RUR, puntando a 100 kg/ab.anno entro il 2020, 50 kg/ab.anno entro il 2025, ed ulteriori obiettivi di minimizzazione da ritabellare in seguito.

2. Di traguardare alla istituzione di un sistema tariffario che tenga in conto almeno in parte, nei vincoli previsti dalla normativa di settore, dell’effettiva quantità/volume di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche;

3. Di realizzare entro il 2017 un centro comunale per la riparazione e il riuso dove beni durevoli e imballaggi possano essere re-immessi nei cicli di utilizzo ricorrendo eventualmente anche all’apporto di cooperative sociali e al mondo del volontariato;

4. Di collaborare alla definizione progettuale e di supportare a qualsiasi livello lo sviluppo d’iniziative pubbliche o private che prevedano la realizzazione sul proprio territorio, o su quello provinciale in accordo con le altre Amministrazioni, di:

a. impianti di valorizzazione della frazione organica recuperata ed intesa comunque alla trasformazione finale in compost;
b. “ecopunti” finalizzati alla incentivazione dell’auto-conferimento ed in generale alla sensibilizzazione alla riduzione, al riuso e al riciclo;
c. impianti di selezione delle varie frazioni da avviare a riciclo;

5. Di avviare, attraverso l’adesione alla strategia internazionale Rifiuti Zero, un percorso che conduca anche ad una corretta gestione del territorio (controllo della cementificazione, recupero e riqualificazione strutture e aree dismesse, progettazione e programmazione partecipata del territorio, bioedilizia, ecc.), alla riduzione dell’impronta ecologica della macchina comunale (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche, ecc.), alla mobilità sostenibile (car-sharing, pedibus, ecc.), ed in generale alla incentivazione di nuovi stili di vita (autoproduzione, filiera corta, turismo ed ospitalità sostenibili, commercio equo e solidale, ecc.).

6. Per quanto riguarda il conferimento della frazione residua dei rifiuti, di intraprendere ogni utile iniziativa per minimizzarne i flussi di rifiuti, favorendo, anche in ambito di programmazione d’ambito e/o provinciale la realizzazione di impianti “a freddo” in grado di recuperare ancora materiali contenuti nei residui ed in grado di orientare costanti iniziative di riduzione volte a “sostituire” oggetti e beni non riciclabili o compostabili.

7. Di attivare ogni utile iniziativa nei confronti degli Enti Competenti affinché i rifiuti residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati ad incenerimento o co-incenerimento (la cui logica contrasta nettamente e senza compromessi con l’obiettivo Rifiuti Zero) o avviati “tal quali” a discarica;

8. Di dare atto che le attività e le iniziative utili al coinvolgimento attivo della cittadinanza così come evidenziato nel p.to 1 dei “Dieci passi verso Rifiuti Zero” di Zero Waste Italy potranno essere affidate al C.E.A., in quanto articolazione del Comune di Imperia incardinata nell’Unità Operativa di Ambiente del Settore Urbanistica, Lavori Pubblici ed Ambiente, impegnando l’Amministrazione al reperimento dei fondi per un ottimale funzionamento del Centro di Educazione Ambientale.

9. Di istituire “Osservatorio verso Rifiuti Zero” che abbia il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale.

10. Di stabilire la seguente composizione dell’ “Osservatorio verso Rifiuti Zero”:

un rappresentante del Comune
-un rappresentante della ditta che espleta il servizio di raccolta rifiuti
uno o più rappresentanti di associazioni che si impegnano (da statuto) per l’attuazione della strategia
Rifiuti Zero.

11. Di dare atto, altresì, che i membri del suddetto Osservatorio, che dovranno riunirsi almeno due volte all’anno, senza percepire alcun compenso.

12. Di memorizzare il documento originale elettronico nell’archivio documentale della Città di Imperia.

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