Ieri mattina il sindaco di Imperia, su incarico della Giunta, ha firmato la richiesta di ammissione tardiva al credito nell’ambito del fallimento della Porto di Imperia SpA per un totale di 115.227.405,00 euro. L’istanza, che si affianca alle due già presentate in precedenza dal Comune, tiene conto di una serie di fattori che hanno danneggiato il Comune a seguito dal mancato completamento dell’approdo.
Nel dettaglio si è tenuto conto del valore delle opere non realizzate, del mancato gettito IMU dovuto alla differenza tra dovuto per i fabbricati anziché per le aree fabbricabili, ai costi sopportati dalla GO Imperia per l’affitto di azienda, al mancato pagamento dei canoni demaniali, alle penali sul contratto e ai costi finanziari. Questi ultimi sono stati calcolati sull’onere derivante dal completamento delle opere.
Tramite l’avvocato Luigino Montarsolo di Genova il Comune ha quindi avanzato la sua richiesta nell’ambito della procedura fallimentare, ad integrazione di quanto già chiesto in due precedenti istanze, ancora al vaglio del giudice fallimentare che dovrà valutare l’accoglimento (anche soltanto parziale) della richiesta avanzata dal Comune.
“Con questo importante atto abbiamo chiesto un risarcimento non per il nostro Comune, ma per tutti gli imperiesi che hanno sopportato e stanno sopportando i costi e la bruttura di un’opera non completata. Il prossimo passo sarà ottenere la concessione demaniale delle aree per completare l’approdo e dare un assetto definitivo al waterfront di Imperia, pratiche di cui si sta già occupando a pieno ritmo il vicesindaco Zagarella” – dice il sindaco, Carlo Capacci.
C.S.