23 Novembre 2024 06:49

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23 Novembre 2024 06:49

VENDEVA SIGARETTE AI MINORENNI. TABACCAIO MULTATO DAI CARABINIERI A DIANO MARINA/ECCO QUANTO DOVRA’ PAGARE

In breve: Vendeva sigarette ai minorenni. Pizzicato dai Carabinieri a seguito di numerose segnalazion i e lamentele, è stato multato e rischia ora la sospensione, per 15 giorni, della licenza

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Vendeva sigarette ai minorenni. Pizzicato dai Carabinieri a seguito di numerose segnalazioni e lamentele, è stato multato e rischia ora la sospensione, per 15 giorni, della licenza.

E’ successo nei giorni scorsi a Diano Marina, protagonista un tabaccaio della città degli aranci. Nel dettaglio, i militari coordinati dal comandante Umberto Salvatico, hanno effettuato un controllo presso la rivendita di tabacchi a seguito delle lamentele di alcune famiglie i cui figli, minorenni, consumavano sigarette acquistate “regolarmente” in un tabacchino. Per l’esercente commerciale è scattata una multa salatissima, mille euro, per la violazione delle normativa che vieta la vendita di sigarette ai minori di 18 anni. 

ECCO LE NORMATIVE CHE REGOLAMENTANO LA VENDITA DELLE SIGARETTE (dal sito della federazione italiani tabaccai)

Dal 1° gennaio 2013 divieto di vendita dei tabacchi ai minori di 18 anni e sanzioni inasprite.

  • è vietata la vendita e la somministrazione di prodotti del tabacco ai minori di diciotto anni (e non più di sedici);
  • distributori automatici dovranno essere adeguati alla lettura automatica dei documenti anagrafici con il nuovo limite di età;
  • sono inasprite le sanzioni in caso di violazioni alle norme citate: si va da un minimo di 250 euro ad un massimo di 1.000 euro alla prima violazione, mentre se il fatto è commesso  più  di  una  volta  si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2.000  euro  e la  sospensione,  per tre mesi,  della licenza all’esercizio dell’attività.

Inoltre, la legge impone che, in caso di dubbio sull’età dell’acquirente, il rivenditore chieda un documento di identità prima di vendergli prodotti del tabacco. A scanso di equivoci, è bene chiarire che la richiesta del documento d’identità non è una facoltà ma un obbligo, a meno che l’età del cliente non sia manifesta.

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