23 Novembre 2024 09:26

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23 Novembre 2024 09:26

UNA FAMIGLIA FUNESTATA DAI TUMORI, MA L’ASL LA ESCLUDE DALLE INDAGINI SANITARIE SULLA DISCARICA DI COLLETTE OZOTTO. ESPLODE LA POLEMICA/LA STORIA

In breve: `Leggo sul giornale che l’indagine è stata conclusa e quindi per l’ennesima volta io e la mia famiglia siamo stati esclusi. Se avere seri problemi di famiglia per l’Asl 1 è una colpa, allora chiedo scusa!"

m5scollette

Sanremo. Il M5S Sanremo ha letto sui giornali che l’indagine epidemiologica condotta sulla popolazione residente intorno alle discariche di Collette Ozotto sarebbe pronta e in possesso dell’Asl 1 Imperiese e i risultati saranno resi noti solo a fine mese.

Il M5S sconcertato legge che la famiglia che il M5S aveva scoperto che era stata ‘saltata’ non è stata nuovamente inserita dall’Asl 1 nell’indagine epidemiologica perché non avrebbe risposto alla seconda convocazione.

Il M5S ha contattato la Signora Cinzia che ha immediatamente replicato che l’affermazione non corrisponde al vero e ha rilasciato una dichiarazione scritta, con una cronologia molto precisa su quanto avvenuto.

Il M5S aveva a suo tempo presentato due esposti: il primo per denunciare che la famiglia della signora Cinzia non era stata inserita nell’indagine epidemiologia e ne chiedeva il motivo, quando l’Asl 1 Imperiese aveva confermato l’errore attribuendolo alla non localizzazione dell’abitazione su google maps, era partito un secondo esposto in quanto l’abitazione era assolutamente mappata.

Il M5S non sapeva che le ricerche per l’individuazione delle persone da sottoporre all’indagine epidemiologica avvenisse tramite ‘Google Maps’, pensava ingenuamente che ci si rivolgesse direttamente agli Uffici preposti dei Comuni per ottenere i dati precisi ed aggiornati di tutti i residenti.

Il M5S Sanremo apprende dai giornali che l’indagine è stata chiusa ma scopre che nuovamente la famiglia non è stata inserita e si tenta di attribuirne la colpa a loro.
Questo è molto grave da parte di un’Asl.

Ecco il resoconto della Signora Cinzia:
“Rimango basita dal leggere che io non avrei risposto alla loro seconda convocazione. Questo non è assolutamente vero! Tutta la mia famiglia comprese due bambine di 10 e 7 anni avevano ricevuto la prima convocazione tramite raccomandate dall’asl 1 imperiese per il giorno 15 ottobre 2015, ho telefonato al numero 0184-536813 che era sulla raccomandata e per fissare un altro appuntamento, in quanto dovevo accompagnare mia madre all’ospedale per effettuare terapia oncologica.
Ho specificato che mi dispiaceva ma non era sicuramente facile per noi muoverci e quindi l’appuntamento doveva essere fissato tenendo conto degli impegni ospedalieri.
Mi hanno chiamato successivamente per fissare un secondo incontro ed io avevo confermato la data del 26/10, purtroppo la mamma ha avuto un peggioramento e non si poteva muovere dal letto e non potevo lasciarla sola. L’asl1 mi aveva detto di andare con tutta la famiglia.
Ho richiamato il numero 0184-536813 ma l’operatore che mi ha risposto mi ha detto che quel numero non era corrispondente agli addetti all’indagine epidemiologica e mi ha passato un po’ scortesemente un interno dove la persona che mi ha risposto non sapeva di che cosa stavo parlando, visto che erano avvenuti dei cambiamenti.
Io chiesi, dopo aver lasciato i miei dati, di informare il Dottor Guadagno e di farmi richiamare al più presto.
Non sono più stata richiamata e ho avvisato anche il Sindaco di Taggia di non essere più stata contattata.
Leggo sul giornale che l’indagine è stata conclusa e quindi per l’ennesima volta io e la mia famiglia siamo stati esclusi.
Se avere seri problemi di famiglia per l’Asl 1 è una colpa, allora chiedo scusa!”

I pentastellati affermano: “Dopo il grande clamore suscitato dalla video denuncia della signora Cinzia che si può trovare a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=xG3TtnFW8Xc

(la cui famiglia in 20 anni ha avuto 7 malati di tumore) e dopo le ns. due segnalazioni, pensavamo fosse chiaro che questa famiglia venisse inserita nell’indagine epidemiologica: invece è stata nuovamente ‘saltata’.
Tutto questo è inconcepibile, sconcertante e costituirà presupposto di una indagine epidemiologica incompleta quindi non adeguata a dimostrare il reale rischio sanitario in atto”.

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