Imperia – Inizia con la relazione del sindaco Carlo Capacci il consiglio comunale monotematico sull’Amat. Presenti in aula il presidente del consiglio di amministrazione dell’Amat Barbara Pirero e circa 40 dipendenti della società partecipata al 52% dal Comune di Imperia. Grande assente il direttore esecutivo di Rivieracqua Gabriele Saldo.
“Questo è un argomento importante per i lavoratori dell’Amat e per la partecipata del Comune. Dopo il referendum sull’acqua pubblica sono state legiferate normative che prevedevano la creazione del gestore unico su ambito provinciale. La vicenda di questa sera nasce il 13.11.2012 quando la Provincia ha assegnato il servizio a Rivieracqua con una serie di Comuni che hanno aderito. Il comune di Imperia non è mai entrato nella società perché si trovava in una posizione stridente per la difesa della sua società in house. Da quando c’è questa amministrazione abbiamo fatto il possibile per difendere l’Amat tanto da costituirci assieme alla società dinnanzi al T.A.R. per dare un segnale che il comune sta con l’Amat.
Lo stesso segnale lo ha dato anche dopo, con il Consiglio di Stato, perché noi stiamo con l’Amat e con i suoi lavoratori che hanno delle professionalità ammirevoli. Purtroppo abbiamo perso anche al Consiglio di Stato. Dire che Iren è una società privata avrei dei dubbi. Io e il sindaco di Ventimiglia Ioculano abbiamo proposto un modello alternativo provando a verificare se è compatibile un modello nel quale Rivieracqua titolare ed erogatore del servizio e sottostanti le società esistenti per fare funzionare il servizio. I presidi territoriali, in questo caso, ne avrebbero giovato. Purtroppo la proposta non ha avuto esito positivo dalla Regione Liguria. Questa proposta era per salvaguardare la società e i dipendenti anche perché il quadro normativo è in evoluzione. L’ultima iniziativa è stata quella di chiedere una verifica di capacità tecnologica e finanziaria di Rivieracqua. Non sappiamo se la società ha accesso al credito e il fatto che non paghi fatture per oltre un milione di euro mi fa pensare che non abbia l’accesso al credito.
La quota parte contestata nelle fatture, solitamente, rispetto al debito è marginale e perciò non mi spiego perché non vengano pagate. Rivieracqua dovrebbe avere un acceso al credito di decine milioni di euro se vuole gestire il servizio. Ma un soggetto pubblico che ha una concessione in mano di 30 anni, in cui i soci sono i comuni, una società in house, che non può fallire, ma come fa a non avere accesso al credito? È una cosa che è stragarantita, stiamo parlando di una cosa che a livello di garanzie non ha eguali. Spero che ci venga presentato il piano industriale entro la scadenza che abbiamo deliberato. Abbiamo chiesto il mantenimento dei posti di lavoro e il mantenimento dei livelli occupazionali.
Deliberemo di dare atto che, ai fini dell’avvio della gestione del servizio idrico integrato da parte di Rivieracqua nelle gestioni comunali che non hanno ancora provveduto l’accertamento della condizioni tecnico – economico – finanziarie del gestore, impegnando quindi Rivieracqua a fornire entro 45 giorni;
– La dimostrazione della capacità economico finanziaria della società;
– il Business Plan relativo alla gestione del sistema idrico integrato della Provincia di Imperia dal quale si evinca l’ammontare delle finanze necessarie a rendere sostenibile la gestione,
– le modalità di reperimento dei fondi.
– Di acquisire una valutazione tecnica della documentazione pervenuta sottoponendola preventivamente al parere dell’Unità di Crisi dell’Acquedotto del Roja (previa verifica loro disponibilità), ovvero di commissione tecnica analoga all’uopo costituita ai fini del successivo inoltro agli organi tecnici della Provincia.
– Di impegnare il sindaco della città di imperia di rappresentare l’esigenza manifestata da questo consesso alla Provincia, adoperandosi anche in ogni sede affinché siano salvaguardati i livelli occupazionali e le professionalità che costituiscono il rilevante patrimonio i know how di Amat spa.
Continuerò – termina Capacci rivolgendosi ai lavoratori presenti – a impegnarmi fino a quando non avremo le garanzie che le vostre condizioni restino immutate e che il servizio sia garantito perché voi ci siete a Natale, a Pasqua e a Capodanno, ci siete sempre e per questo vi ringrazio“.