23 Novembre 2024 12:26

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23 Novembre 2024 12:26

IMPERIA. CASO AMAT, IL CONSIGLIO COMUNALE METTE SPALLE AL MURO RIVIERACQUA, MA E’ POLEMICA. SERVALLI E GROSSO: “UNA PRESA IN GIRO, ARRIVERA’ IL COMMISSARIO”/LA DISCUSSIONE

In breve: "In questi anni sono stati compiuti molti atti, politicamente errati, oltre che illegittimi - ha dichiarato Grosso - Vi stanno raccontando delle balle. Il Comune di Imperia resta fuori da Rivieracqua, dicendo che non funziona. E' questo il trucco"

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Credo non sia giusto affidare il servizio a chi non è in grado di svolgerlo. Commissariamento? Voi affidereste il servizio a chi non è in grado di gestirlo? Sapendo che poi non verranno pagati gli stipendi? Rischiando un altro caso Tradeco? Credo non ci sia da preoccuparsi”. L’intervento di Erminio Annoni, consigliere di Forza Italia, riassume in maniera esaustiva le preoccupazioni emerse nel corso del consiglio comunale monotematico sul futuro dell’Amat e del servizio idrico. La discussione è stata piuttosto accesa, palesando un’unità di intenti pressoché condivisa, a parte il voto contrario da parte del gruppo consiliare di Imperia Bene Comune dopo la bocciatura degli emendamenti (così come quello di Casano, nonostante il voto favorevole di Imperia Cambia, che chiedeva una commissione congiunta Amat-Comune per analizzare la documentazione fornita da Rivieracqua e esprimere un giudizio, comunque non vincolante).

La delibera è stata approvata con il voto favorevole di tutto il consiglio comunale, fatta eccezione per Imperia Bene Comune.

“Con questa delibera si mette una pietra tombale su Rivieracqua – ha tuonato ServalliNessuno si vuole prendere la responsabilità di fare certe scelte. Chi dice che c’è un’alternativa tra Rivieracqua e il Commissariamento, mente sapendo di mentire. Se Rivieracqua non funziona c’è il Commissariamento. In questi quattro anni tutti i Comuni che non sono entrati in Rivieracqua, invece di aiutare la società a consolidarsi, hanno fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote, in particolare i Comuni di Imperia e Ventimiglia. A meno di interventi legislativi a livello nazionale, arriverà il Commissario. Chi vi dice il contrario vi prende in giro. I tempi ormai sono scaduti”.

Grosso ha fatto un lungo excursus storico, ricostruendo la storia dell’Amat e di Rivieracqua, attribuendo gravi responsabilità al centrodestra, in particolare all’amministrazione Sappa, colpevole di aver venduto le quote di Amat, un tempo società a capitale interamente pubblico, al socio privato, Iren.

“In questi anni sono stati compiuti molti atti, politicamente errati, oltre che illegittimi – ha dichiarato GrossoVi stanno raccontando delle balle. Il Comune di Imperia resta fuori da Rivieracqua, dicendo che non funziona. Il Comune dice che entrerà solo se Rivieracqua funzionerà, sapendo però già che è impossibile. E’ questo il trucco.  Riveracqua può avere un futuro solo con l’aiuto dei principali Comuni, in particolare Imperia e Ventimiglia. Noi voteremo contro questa delibera, perché crediamo nella politica. Se guardo Forza Italia vedo i miei avversari storici, se guardo il Pd vedo un partito immobile, che non sa cosa fare, nonostante abbia due esponenti nel consiglio di amministrazione di Amat che a quanto pare fanno più gli interessi di Amat che dei cittadini”.

“Per entrare dentro Rivieracqua Amat dovrebbe liquidare il socio privato, Iren. Ma attualmente i soldi non ci sono. E questa non è demagogia – ha spiegato Saluzzo, di Imperia di Tutti Imperia per Tutti – Noi siamo qui per tutelare gli interessi dei cittadini di Imperia. Che gli interessi coincidano con quelli di Amat, Iren o Rivieracqua non è rilevante”.

“Ho proposto a Iren di uscire da Amat, proponendo loro uno scambio con le azioni dell’Autostrada dei Fiori, ma non hanno accettato – ha spiegato il Sindaco Capacci Perché aumenteranno le tariffe? Perché comprenderanno i costi di gestione e di investimento di tutti i Comuni, non solo del servizio. Io mi auguro che Rivieracqua dimostri di poter gestire il servizio, vista anche la concessione di cui è in possesso, della durata di 30 anni. Se non lo dimostrerà il Comune di Imperia non entrerà in Rivieracqua. Comunque, sono sicuro che la Provincia saprà trovare una soluzione”.

ECCO L’EMENDAMENTO DI IMPERIA BENE COMUNE BOCCIATO

1 – Sostenere la decisione presa nel 2012 dall’assemblea dell’AATO Idrico di affidare il Servizio Idrico (Sii) dell’Ambito Territoriale Imperiese a una società a totale partecipazione pubblica.

2- Dare atto che al fine del concreto avvio della gestione del Sii da parte di “Rivieracqua” nelle gestioni comunali che non hanno ancora provveduto alla consegna degli impianti, sia necessario che gli organi coinvolti ed in particolare la Provincia di Imperia, i Comuni soci e quelli in via di adesione, compiano gli atti politici e amministrativi, comprese un’attenta valutazione dell’operato degli attuali amministratori e un adeguato finanziamento alla società, necessari a garantire le condizioni tecnico-economico-finanziarie della gestione, mettendo quindi Rivieracqua nelle condizioni di acquisire e dimostrare la capacità economico finanziaria, il Business Plan relativo alla gestione del sistema idrico integrato della provincia di Imperia dal quale si evinca l’ammontare delle finanze a rendere sostenibile la gestione, le modalità di reperimento fondi

3- Riconoscere che il rispetto della Delibera del Consiglio Provinciale n.57 del 18 novembre 2015, che prevede l’adesione di tutti i Comuni alla società entro il 12 maggio 2016, sia necessario per permettere l’avvio della gestione operativa da parte di Rivieracqua e per scongiurare il commissariamento

4- Impegnare il Sindaco della città di Imperia, di rappresentare l’esigenza manifestata da questo consesso alla Provincia, adoperandosi anche in ogni sede affinché siano salvaguardati i livelli occupazionali e le professionalità che costituiscono il rilevante patrimonio di know how di Amat.

ECCO L’EMENDAMENTO DI CASANO BOCCIATO

Nominare con successivo provvedimento, ai fini dell’accertamento suddetto, una commissione congiunta Comune/Amat Spa che avrà il compito di analizzare e valutare la documentazione fornita verificandone l’attendibilità e la coerenza con le leggi in materia e con le disposizioni emanate dall’AEEGSI, nell’interesse esclusivo del Comune di Imperia, esprimendo un giudizio non vincolante di cui si potrà tener conto in sede di superiori decisioni da parte della Provincia di Imperia.

 

 

 

 

 

 

 

 

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