26 Dicembre 2024 04:39

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PROGETTO “OFFICINA IMPERIA”. I FUTURI ARCHITETTI DI MELBOURNE E MILANO IN VISITA AL PARASIO E A BORGO FOCE / FOTO E VIDEO

In breve: Una delegazione degli studenti, accompagnati dal Prof. Mauro Baracco, al direttore di Confindustria Paolo Della Pietra e a Matteo Alberti, uno degli sponsor del progetto, hanno ripercorso assieme a ImperiaPost alcuni dei luoghi su cui si sono concentrati i loro studi.

officina imperia

Imperia – Hanno lavorato fino alle 6 di questa mattina i circa 50 studenti, dell`RMIT University di Melbourne (Australia) e del Politecnico di Milano, che stanno partecipando al progetto “Officina Città” promosso da Confindustria, dall`assessore all’assessore Maria Teresa Parodi e sponsorizzato da alcune aziende del territorio. Una nonne insonne per essere pronti a presentare le prime bozze degli elaborati che avranno come obiettivo finale quello di sviluppare proposte socio/economiche per la città di Imperia. Studenti e professori sono andati alla scoperta della città, esplorando Imperia in base alle aree assegnate a gruppi diversi in base alle specializzazioni. Una delegazione degli studenti, accompagnati dal Prof. Mauro Baracco, al direttore di Confindustria Paolo Della Pietra e a Matteo Alberti, uno degli sponsor del progetto, hanno ripercorso assieme a ImperiaPost alcuni dei luoghi su cui si sono concentrati i loro studi. In particolare si è visitato Borgo Parasio e Borgo Foce.

“In questi giorni – commenta Giovanni, studente del Politecnico di Milano – ci siamo concentrati nel capire questa zona storica di Imperia che per la sua conformazione si presenta molto labirintica composta da molti spazi nascosti e una divisione molto netta tra passaggi pedonali e automobilistici che appunto è una problematica di quest’area. Ci siamo concentrati su questi due concetti distinti e sugli spazi, le piazze ampie come in cima al Parasio ma anche gli spazi vuoti tra il costruito residenziale. Il problema del Parasio è che non ci sono attività e quindi una presa di posizione così netta tra il blocco del traffico e pedonalizzazione soltanto, secondo me è un po’ rischioso. Ho sentito pareri discordanti, molto netti, e secondo me ci sono modi diversi di gestire queste aree. È un paesaggio da cartolina, molto suggestivo e particolare, che non trova similitudini con altri paesaggi italiani. Un rilancio economico necessita di una connessione sia pedonale che automobilistica che non vuol dire l’invasione delle auto ma la gestione intelligente di questo aspetto”.

“Noi ci siamo occupati – racconta Francesca, al quarto anno di Architettura al Politecnico di Milano – della zona della Foce fino alla zona un pochino più in periferia, la fine della passeggiata dove si incontra anche la ferrovia (Prino) che è un elemento molto importante anche nella nostra proposta progettuale probabilmente ne terremo conto perché è un elemento molto forte che disegna il paesaggio e dunque inevitabilmente anche l’architettura. In quest’area ci sono molte potenzialità, molte cose positive che funzionano e dunque in questo caso non serve una nostra proposta progettuale, un’eventuale miglioramento, invece ci sono altre zone un po’ più a rischio del tessuto urbano che probabilmente possono essere rigenerate mettendole un po’ in connessione. Il problema che abbiamo riscontrato è che c’è una bellissima passeggiata sul mare ma è un po’ discontinua perché è su livelli differenti, con materiali differenti e poi alla fine della passeggiata si incontra la congestione urbana, la vecchia via Aurelia e la ferrovia che determinano il paesaggio. Questa è una zona che è a metà tra il turistico e il locale perché all’inizio, nella prima parte abbiamo la zona più turistica ma piano piano, nel tessuto urbano, troviamo una zona più residenziale, una periferia urbana. Stiamo studiando delle connessione per cercare di migliorare il percorso lungomare che ha molti pregi con la dimensione della strada. Abbiamo riscontrato il problema dei parcheggi, sentito anche dalla cittadinanza, ma non c’è bisogno di grandi parcheggi in prossimità della spiaggia. Abbiamo riscontrato degli elementi di contraddizione come spazi destinati al parcheggio sulla spiaggia e invece nell’entroterra spazi abbandonati. Quindi sarebbe interessante mettere in connessione le due dimensioni: quella pedonale e quella dei veicoli e soprattutto cercare di creare delle connessioni trasversali dalla strada alla passeggiata”. 

“È stata un’iniziativa positiva – commenta Paolo Della Pietra, direttore di Confindustria abbiamo visto questi 50 ragazzi girare per Imperia in questi giorni e ci resteranno fino a mercoledì. Oggi presenteranno una prima fase degli elaborati, dei brogliacci, e poi quando torneranno nelle sedi di Milano e di Melbourne avranno diversi mesi per fare degli elaborati più tecnici che poi verranno comunque messi anche sul sito web e saranno visibili dall’intera cittadinanza per arrivare poi alla conclusione nel mese di novembre con una mostra dove verranno presentati tutti gli elaborati. Confindustria ha voluto fare un qualcosa di positivo per la nostra città e far vedere quando si vuole, anche il privato inteso come imprenditore, si può contribuire a dare un segnale positivo alla nostra città”.

“Le impressioni- ha dichiarato Matteo Alberti  della “Latte Alberti” -, ancor prima che i ragazzi arrivassero qui a Imperia, erano positive e interessanti. Oggi posso confermare che abbiamo fatto bene a credere in questa iniziativa. Ho parlato con diversi studenti e posso dire che sono tutti motivati e con le idee chiare e che già in poco tempo hanno già messo a fuoco molto bene la città e che già avanzano delle proposte molto interessanti. Sono guidati da un professore di fama internazionale e credo che il progetto sia meritevole. Lo voglio dire da cittadino, sono contento che a Imperia vengano portate avanti iniziative di questo genere e faccio i complimenti a Paolo Della Pietra che insieme all’assessore Maria Teresa Parodi che hanno fortemente voluto questa iniziativa”. 

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