Il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo ha chiuso le indagini preliminari relative all’inchiesta che vede indagato Pietro Isnardi con l’accusa di indebito percepimento di fondi della Comunità europea. L’ipotesi di reato è rimasta immutata, così come la contestazione.
Secondo la Guardia di Finanza, che nei mesi scorsi aveva perquisito la sede della Pietro Isnardi Spa, oggi in liquidazione, l’azienda olearia aveva chiesto, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico, 500 mila euro di contributi europei, dichiarando però, nella domanda di finanziamento un numero di dipendenti differente rispetto a quello illustrato nei bilanci societari. Un escamotage, secondo gli inquirenti, per ottenere il finanziamento, in realtà poi stoppato dopo la prima erogazione, pari a 100 mila euro, proprio a seguito dell’inchiesta delle Fiamme Gialle.
Chiuse le indagini preliminari, toccherà ora ai legali della difesa presentare, entro 20 giorni, una memoria difensiva oppure, eventualmente, optare per l’interrogatorio dell’unico indagato, Pietro Isnardi. Successivamente spetterà al Pm Bogliolo decidere se optare per l’archiviazione o per il rinvio a giudizio.